Come si ottiene lo stato di disoccupazione?

Redazione 06/02/17
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I disoccupati e i lavoratori che sono stati licenziati dalla propria azienda possono iscriversi ai Centri per l’impiego e ottenere lo stato di disoccupazione. Con lo stato di disoccupazione il cittadino ha diritto a una serie di vantaggi e prestazioni economiche, ma deve anche impegnarsi a rendersi immediatamente disponibile alla ricerca di un nuovo lavoro, firmare il patto di servizio e partecipare a tutte le iniziative previste.

Vediamo allora nel dettaglio quali sono i diritti e i doveri dei lavoratori in stato di disoccupazione.

 

Che cos’è lo stato di disoccupazione?

Il Jobs Act, in particolare con il D. Lgs. n. 150/2015, ha cambiato profondamente il concetto di disoccupazione in Italia.

Oggi il cittadino che perde il lavoro accede ufficialmente allo stato di disoccupazione solo dopo avere presentato la Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) e aver firmato il patto di servizio presso un Centro per l’impiego. Non esiste più, quindi, la semplice iscrizione alle liste di disoccupazione. Nel 2017 il lavoratore senza impiego dovrà, nello specifico:

  • sottoscrivere la Did, con la quale si rende disponibile per nuove attività lavorative e si impegna ufficialmente a seguire percorsi specifici di formazione e orientamento;
  • presentare la Did presso un Centro per l’impiego o utilizzando il portale Anpal per le politiche attive del lavoro (oppure direttamente all’Inps in caso di invio della domanda per ottenere la Naspi);
  • iscriversi, entro 15 giorni dalla presentazione della Did, presso un Centro per l’impiego e firmare il c.d. “patto di servizio“, il progetto personalizzato che descrive tutte le attività organizzate dal Centro alle quali il lavoratore dovrà partecipare al fine di essere ricollocato nel mondo del lavoro.

 

Come si ottiene il sussidio Naspi?

Tra i vantaggi più importanti dei quali può usufruire chi ottiene lo stato di disoccupazione c’è innanzitutto la Naspi, o Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

La Naspi è un sussidio di disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti che si trovano in stato di disoccupazione involontaria. I beneficiari devono aver maturato 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e accumulato almeno 30 giorni di lavoro nell’anno precedente.

La Naspi può durare per un periodo massimo di 24 mesi. L’importo del sussidio si calcola in base alla retribuzione percepita negli ultimi quattro anni e alle settimane di contribuzione. Se la retribuzione non supera i 1.195 euro mensili il sussidio sarà pari al 75% di tale importo; se invece la retribuzione supera tale cifra, il sussidio mensile sarà pari al 75% dell’importo fino ai 1.195 euro e al 25% dell’importo rimanente.

In ogni caso, l’assegno non può superare i 1.300 euro lordi al mese. Il sussidio Naspi, inoltre, decresce con il tempo: a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione, infatti, l’importo si riduce del 3% al mese.

 

Chi ha diritto all’assegno di disoccupazione Asdi?

Alcune categorie di lavoratori disoccupati possono inoltre usufruire dell’assegno di disoccupazione Asdi.

L’Asdi è concessa, al termine della fruizione della Naspi, a chi è in stato di disoccupazione e ha firmato regolarmente il patto di servizio e allo stesso tempo ha un Isee uguale o inferiore a 5.000 euro e fa parte di un nucleo familiare in cui sia presente almeno un minorenne. In alternativa, il lavoratore deve avere almeno 55 anni di età.

L’assegno Asdi ammonta al 75% della Naspi e può essere erogato per un massimo di 6 mesi.

 

L’assegno di ricollocazione 2017

L’assegno di ricollocazione è un sussidio per la ricerca del lavoro di cui possono usufruire i disoccupati che non hanno ancora trovato un impiego dopo quattro mesi dalla fine della Naspi.

L’assegno viene erogato sotto forma di voucher per sei mesi, prorogabili di altri sei. La caratteristica più importante dell’assegno in questione è il suo valore di misura politica attiva per la ricollocazione dei disoccupati: le somme erogate finiranno nelle tasche degli inattivi ma potranno essere spese esclusivamente in agenzie per il lavoro, sia pubbliche che private.

Ma a quanto ammontano esattamente i voucher? Dipende. Gli assegni di ricollocazione potranno andare da un minimo di 1.500 a un massimo di 4.000 euro a seconda del “grado di occupabilità” del richiedente, della sua età, del settore lavorativo di appartenenza e della regione nella quale è residente.

 

Il sussidio per i lavoratori parasubordinati

Lo stato di disoccupazione, inoltre, dà diritto a un sostegno economico anche ai lavoratori parasubordinati o co.co.co: la cosiddetta “Dis-Coll.

La Dis-Coll ha un importo pari al 75% dell’imponibile medio mensile e ha una durata massima di 6 mesi. Possono usufruire del sussidio i lavoratori il cui rapporto di collaborazione sia terminato entro il 31 dicembre 2016 e che possiedano 3 mesi di contributi nell’anno precedente il termine della collaborazione e un mese di contributi nell’anno in cui termina il contratto.

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