Bitcoin: come funzionano e quale valore hanno?

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Il Bitcoin è stata la prima criptovaluta immessa nel mercato e ancora oggi è la prima moneta digitale per valore e capitalizzazione.  Bitcoin ha permesso l’introduzione della blockchain nel mondo della finanza e costituito le basi della finanza decentralizzata.
Per fare questo bisognava accertarsi che Bitcoin fosse quindi:

  • Decentralizzata, come controllo: la blockchain di Bitcoin è una tecnologia decentralizzata, il che significa che non dipende da un’autorità centrale o da un singolo soggetto per il suo funzionamento. Invece, è gestita da una rete distribuita di nodi che collaborano per validare e aggiungere nuovi blocchi alla catena. Questo rende la sua blockchain resistente alla censura e alle manipolazioni, poiché non esiste un punto unico di fallimento o di controllo.
  • Sicura: la blockchain di Bitcoin è progettata per essere sicura, poiché utilizza diverse tecniche per proteggere le transazioni e prevenire gli attacchi informatici. Ad esempio, le transazioni sono protette da firme digitali crittografiche, che consentono solo agli utenti autorizzati di spendere i loro BTC. Inoltre, la rete è protetta da un sistema di consenso che richiede ai nodi di risolvere problemi matematici complessi per aggiungere nuovi blocchi alla catena, il che rende difficile per gli attaccanti modificare o manipolare la blockchain.
  • Non modificabile: la blockchain di Bitcoin è anche immutabile, il che significa che una volta che una transazione è stata aggiunta alla catena, non può essere modificata o eliminata. Ciò è possibile grazie all’utilizzo della crittografia e alla struttura a catena di blocchi, che rende difficile per qualsiasi soggetto alterare il contenuto di un blocco senza essere individuato.

Fare un viaggio all’interno di Bitcoin è davvero interessante perché apre scenari e domande che ancora oggi rimangono insolute; vediamo allora tutte le curiosità che possono riguardare questa criptovaluta.

Indice

1. Quando nasce Bitcoin?

Bitcoin nasce nel 2009 ma viene presentata già nel 2008 tramite un white paper molto specifico,, apparendo fin da subito una risposta alla crisi finanziaria globale. L’idea alla base è di creare qualcosa di unico, una moneta con un suo effettivo valore ma che non sia legata a nessun governo centrale. Il 3 gennaio 2009 nasce ufficialmente il Bitcoin grazie all’introduzione della Proof-of-Work e così vengono consentiti gli scambi Peer-to-Peer.

2. Cosa ha guidato il successo di Bitcoin?

Il suo meccanismo di mining, pensato per garantire l’integrità delle transazioni, la trasparenza dei movimenti di denaro e una partecipazione attiva di tutti, era proprio ciò che il mercato aspettava e di cui aveva bisogno dopo la crisi finanziaria del 2007-2008 quando proprio le pratiche irresponsabili e l’aggiramento delle regole avevano creato un crollo avvertibile in tutti i mercati occidentali.
Proprio il meccanismo del mining, aveva reso Bitcoin la risposta ideale a questa crisi. L’immutabilità della sua blockchain, impermeabile a modifiche o manipolazioni, era ed è un’alternativa concreta a un sistema monetario e finanziario centralizzato e poco trasparente.

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3. Come funziona e su cosa si basa il valore dei Bitcoin?

Il valore di Bitcoin si basa sulla sua scarsità ed è così che l’offerta massima di BTC è di 21 milioni; questa moneta non è legata a risorse fisiche o a riserve che ne stabilizzano il prezzo ed è per questo che il suo valore è effettivamente deciso dall’interesse della comunità ovvero dalla domanda e dall’offerta. Come mantiene il suo valore il Bitcoin durante gli anni? Tutto il sistema di scarsità si basa sull’halving. Cos’è questo fenomeno? Vediamolo insieme.
L’halving di Bitcoin è un evento programmato che si verifica ogni circa quattro anni e che riduce del 50% la quantità di BTC che i miner ricevono come ricompensa per il loro lavoro. L’halving è stato progettato per far sì che la quantità totale della crypto in circolazione aumenti gradualmente nel tempo, raggiungendo un massimo di 21 milioni di unità. L’halving ha anche l’effetto di ridurre l’inflazione di Bitcoin, poiché ci sono meno nuove unità che entrano in circolazione. L’ultimo halving di Bitcoin si è verificato il 11 maggio 2020 e ha ridotto la ricompensa per i miner da 12,5 a 6,25 BTC per blocco. In questo modo si prevede che l’ultimo Bitcoin verrà creato nel 2141.

4. Chi è Satoshi Nakamoto?

La domanda su chi sia il vero creatore di Bitcoin è qualcosa alla quale tutti gli appassionati e gli esperti cercano di dare una risposta. In realtà nessuno conosce Satoshi Nakamoto semplicemente perché questo è uno pseudonimo.
Negli anni sono tante le teorie emerse, c’è chi pensa possa essere un singolo oppure chi invece crede che a mettere in piedi Bitcoin e a generare le condizioni per la nascita della finanza decentralizzata sia stato un gruppo di Hacker.

5. Cosa viene prima di Bitcoin?

Sebbene sia vero che Bitcoin è la prima criptovaluta esistente e che da lei si sono poi evoluti i mercati della finanza decentralizzata è anche vero che l’idea della libertà economica basata sulla scarsità del mercato digitale aveva dei precursori ben specifici. Il più importante di tutti è sicuramente Nick Szabo, informatico e accademico statunitense, che è stato spesso citato come uno dei precursori della blockchain. Nel 1998, Szabo ha scritto un articolo intitolato “Il denaro perfetto”, in cui ha proposto l’idea di una valuta digitale decentralizzata basata sulla crittografia. Szabo ha anche sviluppato il concetto di “contratto intelligente”, ovvero un contratto digitale che può essere eseguito automaticamente una volta che vengono soddisfatte determinate condizioni. Entrambe queste idee sono diventate importanti elementi della tecnologia blockchain e sono state successivamente utilizzate nella creazione di Bitcoin e di altre criptovalute.

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Stefano Comellini – Marco Vasapollo | Maggioli Editore 2019

Emanuela Pezone

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