I Bitcoin e le criptovalute

Redazione 10/06/19
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Quando si parla di Bitcoin si fa riferimento a due concetti ben distinti. Quando il termine viene utilizzato con l’iniziale maiuscola (Bitcoin) si indica, per convenzione, il protocollo informatico che è alla base del sistema; protocollo creato (e rilasciato nel 2009) da un anonimo inventore, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, dietro il quale si nascondono, probabilmente, più persone. Quando, invece, il termine viene utilizzato senza maiuscola (bitcoin) si fa riferimento alla “valuta virtuale” emessa. I bitcoin, nel secondo significato, consistono in un insieme di dati informatici, organizzati in più file, gestiti da computer connessi tra loro su cui gira un apposito software crittografico open source.

La natura giuridica dei bitcoin

Pertanto i bitcoin non hanno natura fisica, ma digitale, venendo generati grazie alla creazione di algoritmi matematici, tramite un processo denominato “proof of work” e i soggetti che creano ed eseguono tale algoritmo sono detti “miners” (minatori). I bitcoin non vengono, quindi, emessi da una Banca Centrale (anzi, la loro peculiarità è l’assenza di una autorità centrale), ma dalla rete degli utenti (i sopracitati “miners”) secondo regole prestabilite.

Inoltre vengono memorizzati e conservati in “portafogli elettronici” (c.d. “wallet”) e sono “… liberamente accessibili e trasferibili dal titolare, in possesso delle necessarie credenziali, in qualsiasi momento” (1), senza l’ausilio di intermediari, attraverso una rete peer-to-peer. L’intero circuito viene gestito attraverso una sorta di registro contabile (o libro mastro digitale), chiamato “blockchain” (alla lettera, catena di blocchi), dove tutte le transazioni eseguite vanno a costituire dei “blocchi”, protetti dalla crittografia e collegati gli uni agli altri in una sorta di catena. Della blockchain, però, parleremo in seguito.

Caratteristica della circolazione dei bitcoin, quale moneta virtuale e alternativa alle monete tradizionali a corso legale, è quella di fondarsi sulla volontaria accettazione, da parte di chi la riceve, quale corrispettivo nello scambio di beni e servizi. Inoltre, in mancanza di un organo o istituzione centrale, il loro valore è demandato al libero mercato, cioè alle classiche regole della domanda e dell’offerta. I bitcoin sono la criptovaluta più famosa, ma non l’unica. Esistono molte altre criptovalute (se ne contano oltre 1.000) comunemente indicate come “altcoin”, cioè alternative ai bitcoin. Tra queste vale la pena citare Ethereum, Ripple, Bitcoin Cash, Litecoin, Monero. Le criptovalute, pur presentando ognuna proprie peculiarità, sono accomunate da caratteristiche comuni: la natura digitale (non esistono fisicamente); la natura decentralizzata (questo, però, non vale per Ripple); l’utilizzo della tecnologia “peer-to-peer”; l’utilizzo di programmi (in parte o in tutto) open source; la “validazione” delle transazioni effettuata direttamente dai computer degli utenti (o, meglio, di taluni utenti, i “miners”) e non da un’autorità centrale.

Il presente contributo è tratto

Blockchain, Criptovalute, I.C.O. e Smart Contract

L’opera, con un taglio pratico, analizza le realtà emergenti, dal significativo impatto economico, delle valute virtuali (meglio note come criptovalute), della Blockchain, degli Smart Contract (c.d. contratti intelligenti) e delle I.C.O. (Initial Coin Offering), nuovo strumento (digitale) di finanziamento mediante offerta di token, esplicitando il significato di ciascuna. L’opera si compone di due parti. Nella prima parte (dell’Avv. Stefano Comellini) vengono affrontate le tematiche giuridiche e, anche con il conforto di itinerari giurisprudenziali, pareri dell’Amministrazione finanziaria e delibere di Autorità di vigilanza sui mercati finanziari, viene offerta una panoramica sulle norme applicabili, anche sotto il profilo della disciplina antiriciclaggio, con un approfondimento del trattamento fiscale delle criptovalute e degli utility token. Nella seconda parte (dell’Ing. Marco Vasapollo), con un linguaggio tecnico (ma comprensibile anche ai non esperti di informatica), viene illustrato come si creano e come funzionano le criptovalute – in particolare, viene esplicitato cosa sono le criptovalute e quali sono quelle attualmente in vigore – e gli smart contract nonché le ulteriori prospettive di utilizzo, oltre le valute virtuali, della blockchain.Stefano Comellini Laureato in giurisprudenza all’Università di Bologna, con una tesi in Scienza delle Finanze e Diritto Finanziario, è av- vocato in Bologna e patrocinante in Cassazione. Si occupa prevalentemente di Diritto Industriale, di Diritto dell’Infor- matica e delle Telecomunicazioni e di Diritto della Privacy. E’ iscritto nell’elenco dei rappresentanti presso la EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale). Relatore in convegni, è autore dei testi “Il Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer – DPO)”, “Il Regolamento generale sulla Protezione dei dati personali e la nomina del DPO nella Pubblica Amministrazione” e “La moneta elettronica. Altri sistemi di pagamento elettronici e valute virtuali (Criptovalute)”, pubblicati da Maggioli Editore.Marco Vasapollo Ingegnere Informatico, ha conseguito la laurea magistrale presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Come libero professionista ha svolto attività di docente in vari corsi di programmazione e di consulente di aziende nazionali ed internazionali, lavorando su progetti in ambito assicurativo, bancario, amministrativo e della logistica su larga scala. Nel 2017 ha fondato MetaRing, la sua Startup di Software. Attualmente si occupa di consulenza ed evangelizzazione del paradigma blockchain. Come libero professionista ha svolto attività di docente in vari corsi di programmazione e di consulente di aziende nazionali ed internazionali, lavorando su progetti in ambito assicurativo, bancario, amministrativo e della logistica su larga scala. Nel 2017 ha fondato MetaRing, la sua Startup di Software. Attualmente si occupa di consulenza ed evangelizzazione del paradigma blockchain.Soluzioni di Diritto è una collana che offre soluzioni operative per la pratica professionale o letture chiare di problematiche di attualità. Uno strumento di lavoro e di approfondimento spendibile quotidianamente. L’esposizione è lontana dalla banale ricostruzione manualistica degli istituti ovvero dalla sterile enunciazione di massime giurisprudenziali. Si giunge a dare esaustive soluzioni ai quesiti che gli operatori del diritto incontrano nella pratica attraverso l’analisi delle norme, itinerari dottrinali e giurisprudenziali e consigli operativi sul piano processuale.

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