Adozione del figlio del partner, focus sull’interesse del minore

La Cassazione (sent. 16242/2025) riafferma che, nell’adozione in casi particolari, prevale sempre il superiore interesse del minore ex art. 44, lett. d).

Allegati

Tramite la pronuncia n. 16242/2025 la I Sezione Civile della Corte di Cassazione ha ribadito la centralità del principio del superiore interesse del minore in ambito di adozione in casi particolari, ex art. 44, comma 1, lett. d), legge n. 184/1983. Per approfondire, abbiamo pubblicato il volume “I nuovi procedimenti di famiglia -Prima udienza, fase istruttoria e cumulo delle domande“, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon

Corte di Cassazione -sez. I civ.- sentenza n. 16242 del

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Indice

1. Legame affettivo e superamento dell’assenso biologico


Focus del pronunciamento è il superamento del vincolo “ostativo” rappresentato dal dissenso del genitore biologico. La I Sezione Civile, percorrendo l’indirizzo giurisprudenziale avviato con la nota sentenza delle Sezioni Unite n. 38162/2022, ha chiarito che detto dissenso non può prevalere in modo automatico sull’interesse sostanziale del minore a veder riconosciuto un rapporto affettivo stabile e significativo con la mamma intenzionale. Il giudizio sul legame genitoriale deve fondarsi su dati concreti di cura, responsabilità e coinvolgimento, e non sulla mera formalità dell’assenso.La vicenda, peculiarmente complessa dal punto di vista giuridico, ha visto protagonista una coppia di due donne che avevano fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita (PMA) all’estero. A seguito della rottura della relazione, la madre biologica aveva revocato il consenso all’adozione del minore da parte dell’ex partner. Per approfondire, abbiamo pubblicato il volume “I nuovi procedimenti di famiglia -Prima udienza, fase istruttoria e cumulo delle domande“, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon

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2. Effettività del legame e discontinuità


La Corte ha affrontato la tematica della discontinuità nei contatti tra il minore e la madre sociale, respingendo l’argomento secondo cui detta interruzione ne avrebbe inficiato la stabilità affettiva. Quando la discontinuità risulta cagionata dalle condotte ostruzionistiche dell’altro genitore, ovvero da situazioni oggettive insuperabili, il vincolo affettivo deve essere valutato secondo la qualità e l’intensità del legame, e non secondo la quantità del tempo trascorso insieme.

3. Valutazione dell’idoneità genitoriale all’adozione


Rigettate pure le doglianze afferenti all’idoneità genitoriale della madre intenzionale. La Corte ha rilevato che detto profilo era stato ampiamente approfondito in sede di giudizio di merito, tramite l’ausilio di consulenze tecniche d’ufficio. Queste ultime avevano comprovato non soltanto la sussistenza di una relazione affettiva sana e significativa, bensì pure la capacità della madre adottante di fronteggiare con empatia e stabilità ai bisogni evolutivi del minore.

4. La rilevanza mediatica


La vicenda ha suscitato risvolti mediatici considerevoli. Anzitutto, per il dibattito sul riconoscimento dei diritti genitoriali nelle famiglie omogenitoriali. Si evidenzia anche il forte richiamo della Cassazione ai principi sovranazionali, in particolare all’art. 8 della CEDU, quali pillar per l’interpretazione delle norme interne. La pronuncia potrebbe attestarsi quale punto di riferimento per l’orientamento dei tribunali di merito nelle fattispecie di genitorialità d’intenzione, fortificando la protezione giuridica dei legami familiari di fatto, oltre la crisi relazionale tra i partner.

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5. L’interpretazione che evolve


La decisione rappresenta un’ulteriore evoluzione nella lettura dell’istituto dell’adozione in casi particolari, contribuendo a un’ermeneutica del diritto di famiglia più aderente alla realtà sociale e alla pluralità dei pattern genitoriali. La Suprema Corte nell’occasione ha rimarcato che, in presenza di una relazione affettiva autentica e significativa, il diritto del minore a vederlo riconosciuto non può essere sacrificato dai formalismi né dalle divergenze tra adulti.

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Avv. Biarella Laura

Laureata cum laude presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, è Avvocato e Giornalista.
È autrice di numerose monografie giuridiche e di un contemporary romance, e collabora, anche come editorialista, con redazioni e su banche dati giu…Continua a leggere

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