Impraticabilità del collocamento dei minori presso i nonni che esprimono delle preferenze fra nipoti (Corte di Cassazione – prima sez. civile – sentenza 08 agosto 2014 n. 17725/14 )

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Decisiva la motivazione della Corte di Cassazione che circa un mese fa bloccava, in presenza di una grave difficoltà nella gestione del rapporto tra genitori e figli, con grave pregiudizio al loro sviluppo fisico, psichico ed affettivo, il collocamento di tre minori presso i nonni disponibili a prendersene cura, risultando nella specie non praticabile.

Provvedimento assunto in presenza di un disinteresse dei suddetti parenti nei confronti di due nipoti rispetto alla terza più piccola, nonché in presenza di una grave conflittualità tra la nonna e la madre delle bambine ed una scarsa consapevolezza dei loro bisogni emotivi ed affettivi, naufragando, per l’effetto, in una situazione di abbandono ed adottabilità.

Circostanza accertata dall’ampio materiale probatorio che rilevava le gravi carenze dell’ambiente familiare in cui vivevano le piccole, particolarmente trascurate, con scarsa attenzione all’igiene personale e alla salute, costrette ad assistere a scene di violenze verso la madre, con inevitabile grave ritardo dello sviluppo e necessario allontanamento dall’inidoneo nucleo familiare, che respingeva ogni misura di sostegno offerta dai Servizi Sociali, e conseguente inserimento in casa famiglia.

Così Piazza Cavour, senza alcun indugio, con sentenza n. 17725/14 confermava, unitamente allo stato di abbandono delle tre minori, accertato e disposto dal Tribunale dei minori ex art. 8 L. 184 del 1983, in assenza di affidamento ai nonni, lo stato di adottabilità delle piccole, vittime della disgregazione familiare e prive di una assistenza morale e materiale, grave ed irreversibile, che non consentiva loro di esercitare il diritto a vivere e crescere nella propria famiglia di origine, così come disposto dall’art. 1 L. 184/1983.

Zecca Maria Grazia

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