Il testo del disegno di Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 (c.d. Legge di Bilancio), composto da 154 articoli, è stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato, nei giorni scorsi.
Tra i cento-cinquantaquattro articoli, vi è anche quello che prevede l’introduzione di una nuova definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della Riscossione, comunemente denominata: “Rottamazione quinquies”. Per leggere il testo bollinato e tutte le novità, leggi questo articolo: Legge di Bilancio 2026: tutte le misure in arrivo tra Irpef, famiglia e imprese. In materia, il volume “Come cancellare i debiti fiscali – Cartelle esattoriali, avvisi di accertamento e ingiunzioni fiscali”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, si presenta come uno strumento pratico ed esaustivo, pensato per offrire soluzioni difensive concrete a professionisti, contribuenti e imprese che si trovano in difficoltà economico-fiscali.
Indice
1. La nuova definizione agevolata: c.d. Rottamazione-quinquies;
Il DdL contenente la Manovra di Bilancio del 2026, trasmesso alla Presidenza della Repubblica e, successivamente, oggetto di discussione nelle due Camere del Parlamento, all’art. 23 prevede una nuova edizione della: “Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione”.
Nello specifico, i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della riscossione: dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, che derivano: “dall’omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di cui agli articoli 36-bis e 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e agli articoli 54-bis e 54-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, o derivanti dall’omesso versamento di contributi previdenziali dovuti all’Istituto nazionale della previdenza sociale”, potranno essere estinti senza il pagamento delle somme a titolo di interessi, sanzioni e aggio di riscossione (mediante il versamento, quindi, della sola sorte capitale).
In base al suindicato art. 23 le domande, una volta approvato il testo definitivo del DdL, si potranno presentare entro il 30 aprile 2026; a seguito della presentazione delle relative domande di rottamazione, le procedure esecutive attivate verranno sospese (tranne alcuni ipotesi riguardanti le procedure immobiliari), non potranno essere attivate nuove procedure esecutive, né iscrivere nuovi fermi amministrativi e (nuove) ipoteche esattoriali. In materia, il volume “Come cancellare i debiti fiscali – Cartelle esattoriali, avvisi di accertamento e ingiunzioni fiscali”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, si presenta come uno strumento pratico ed esaustivo, pensato per offrire soluzioni difensive concrete a professionisti, contribuenti e imprese che si trovano in difficoltà economico-fiscali.
Come cancellare i debiti fiscali
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2. Luci ed ombre del testo provvisorio della Legge di bilancio 2026
Così come previsto dal testo bollinato dalla Ragioneria dello Stato, la nuova edizione della definizione agevolata dei ruoli presenta, a mio avviso, sia luci che ombre.
Entrando nel dettaglio si fa presente, innanzitutto, che rispetto alle edizioni precedenti viene accolto, positivamente, l’aver eliminato il pagamento del 20% del dovuto con le prime due rate; con la quinquies il pagamento del debito sarà spalmato, in egual misura, su tutte le rate previste e richieste dai contribuenti.
Altro aspetto positivo riguarda l’allungamento del piano di rateazione, da 5 anni (18 rate) a 9 anni mediante il pagamento di 54 rate bimestrali, non più trimestrali, e la previsione della decadenza dai benefici della rottamazione, non in caso di mancato pagamento del dovuto dopo i 5 giorni di “tolleranza”, ma: per mancato o insufficiente pagamento di due rate, anche non consecutive.
Passando, invece, ad esaminare le relative “ombre” cade subito all’occhio l’aver escluso dai carichi definibili, quelli derivanti dagli avvisi di accertamento; in altri, termini secondo quanto disposto dall’art. 23 (nella sua attuale formulazione) possono essere definiti solo i ruoli “tributari” derivanti: dall’omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di cui agli articoli 36-bis e 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e agli articoli 54-bis e 54-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.
Un ulteriore rilievo “criticabile” riguarda l’aspetto temporale, ovvero: non aver inserito i carichi trasmessi in Agenzia Entrate Riscossione nel 2024 e, soprattutto, non aver concesso il passaggio alla quinquies, dei debiti/carichi contenuti nelle domande di rottamazione quater regolari e non decadute.
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3. Proposte di modifica
Si accoglie, quindi, positivamente l’introduzione della quinta edizione della rottamazione dei ruoli, alla luce dell’elevato magazzino fiscale tuttora presente (circa 1.200 mld di euro); ma si auspica che in sede di conversione in Legge, vengano apportate alcune modifiche legislative, in favore dei contribuenti.
Nello specifico, non si comprendono le ragioni dell’esclusione dai benefici della nuova definizione agevolata dei carichi “richiesti a seguito di accertamento”; esclusione, non prevista nelle precedenti edizioni delle rottamazioni.
Si chiede, quindi, che tale esclusione venga meno in modo da far rientrare tutti i carichi derivanti dagli avvisi di accertamento, anche al fine di aumentare il gettito fiscale in favore dello Stato.
Inoltre, si precisa sul punto, che gli avvisi di accertamento spesso sono oggetto di contenzioso tributario e che, quindi, possono essere annullati in tutto o in parte, e che, in attesa della conclusione di un giudizio il contribuente potrebbe “chiudere” il contenzioso con lo Stato, pagando le imposte senza sanzioni ed interessi.
Ancora. Sul tema “rapporto tra rottamazione quater e quinquies”, l’auspicio è che venga consentito il passaggio nell’ultima definizione agevolata, anche, dei debiti contenuti nelle domande (in essere, non decadute) di rottamazione quater; questo darebbe più respiro ai contribuenti che potrebbero beneficiare di un periodo più lungo per poter saldare i loro debiti.
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