Voluntary disclosure 2017 al via

Redazione 08/02/17
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Partita ufficialmente ieri, martedì 7 febbraio, la nuova voluntary disclosure 2017. Dopo il successo della prima edizione della misura, la voluntary disclosure “bis” permetterà ai contribuenti che detengono capitali non dichiarati, all’estero ma anche in Italia, di regolarizzare la loro posizione usufruendo di  uno sconto sulle sanzioni. La misura riguarda tutte le violazioni commesse fino al 30 settembre 2016.

Vediamo allora come si può presentare domanda e di quali vantaggi si può usufruire.

 

Che cos’è la voluntary disclosure?

La voluntary disclosure, o collaborazione volontaria, è uno strumento per la lotta all’evasione fiscale che consente ai contribuenti che sono in possesso di redditi non dichiarati, all’estero o in Italia, di regolarizzare la propria posizione autodenunciandosi allo Stato.

Come nella prima edizione, nel 2017 i contribuenti che usufruiranno della misura e che quindi collaboreranno con l’autorità finanziaria saranno costretti a pagare le tasse, ma potranno usufruire di uno sconto sulle sanzioni e sulla mora e di un condono penale sui reati connessi (esclusi quelli più gravi, come il riciclaggio).

 

Come si può inviare la domanda?

Le domande per la collaborazione volontaria 2017 possono essere inviate a partire dal 7 febbraio utilizzando il modello pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

La richiesta va presentata esclusivamente per via telematica, direttamente se si è abilitati ai servizi Entratel o Fisconline oppure tramite l’ausilio di intermediari abilitati. Termine ultimo per la presentazione delle domande, che come accennato possono essere relative alle sole irregolarità commesse entro il 30 settembre scorso, è il 31 luglio 2017.


Come può avvenire il pagamento?

I contribuenti che aderiscono alla voluntary disclosure potranno scegliere se pagare il debito in un’unica soluzione, entro il 30 settembre 2017, o in tre rate mensili.

Coloro che restituiranno meno di quanto dovuto subiranno una maggiorazione sul debito del 10% o del 30% a seconda dell’entità dell’importo non restituito (e il 3% nei casi meno gravi).

 

Voluntary disclosure: chi non può aderire?

Ricordiamo che sono esclusi dalla voluntary bis i debitori che hanno già ricevuto avvisi di accertamento e notifiche dal Fisco relative ai conti illegali. Inoltre, non potranno aderire alla procedura i contribuenti che hanno già beneficiato della stessa nel corso del 2015 o del 2016.

I contribuenti che avessero già presentato domanda di voluntary disclosure 2017 avvalendosi del modello precedente, e dunque non quello ora disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sono tenuti a compilare il nuovo modello esclusivamente al fine di specificare il precedente invio della documentazione per la domanda.

Redazione

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