Usufrutto – Abuso dell’usufruttuario – Tutela del nudo proprietario ex art. 1015 c.c. – Natura – Utilizzabilità ex art. 700 c.p.c. – Sussiste. (C. c., art. 1015; C.p.c., art. 700, 669 bis, 670)

sentenza 02/03/06
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La disciplina dettata dall?art. 1015 c.c. ? improntata a fornire al nudo proprietario forme graduali di tutela del proprio diritto, che vanno dal rimedio pi? radicale della cessazione dell?usufrutto, previsto nel primo comma per i casi pi? gravi, alle altre cautele di cui al secondo comma, che l?autorit? giudiziaria pu? ordinare per i casi pi? gravi.

?Ne consegue, in assenza di elementi da cui poter desumere una diversa interpretazione, che la norma in esame ha natura sostanziale, in quanto disciplinante i rapporti tra nudo proprietario e usufruttuario nella fase patologica del rapporto, e non gi? processuale, non potendosi ravvisare in essa alcuna funzione introduttiva dei rimedi cautelari tipici azionabili nelle forme di cui agli artt. 669 bis e segg. C.p.c.

?Tale tutela pu? pertanto essere invocata, in via cautelare e anche ante causam, utilizzando il rimedio atipico di cui all?art. 700 c.p.c., che l?ordinamento appresta in tutte le ipotesi di assenza di uno strumento cautelare ad hoc.

?N? pu? ipotizzarsi la fungibilit? di tale rimedio con quello previsto dall?art.670 c.p.c., non avendo il primo natura di strumento processuale cautelare tipico ed essendo diversi i presupposti delle due fattispecie (controversia sulla propriet? o sul possesso di un bene nell?un caso, pericolo di pregiudizio al valore economico del bene dato in usufrutto nell?altro), quanto le forme di intervento giudiziario che l?ordinamento appronta per far fronte al pericolo ad esse connaturato (sequestro del bene da una parte, modificazione del diritto dell?usufruttuario dall?altra).

  • qui l’ordinanza

sentenza

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