Telemarketing: Garante Privacy approva il Codice di condotta

Scarica PDF Stampa Allegati

Il Garante per la protezione per la Privacy ha approvato il Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling promosso da associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori, che acquisterà efficacia quando si concluderà la fase di accreditamento dell’Organismo di monitoraggio (Odm) e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Le telefonate selvagge, nonostante il Registro delle opposizioni, continuano ad essere ricevute.
La questione è all’attenzione del Garante per la Privacy che, oltre alla strada delle sanzioni per chi non rispetta le regole, ha approvato un Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling promosso da associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori.
L’obiettivo dovrebbe essere facilitare la diffusione nel mercato di principi e misure a tutela dei consumatori.

Scarica il Codice di condotta

Provvedimento Garante Privacy
Codice-di-condotta-per-le-attivita-di-telemarketing-e-teleselling.pdf 887 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Indice

1. Che cos’è il telemarketing


Si può definire telemarketing l’insieme delle attività di marketing effettuate attraverso lo strumento telefonico:
Il centro chiamate è il luogo fisico, interno all’azienda o in esternalizzazione, dove l’attività viene svolta.
L’attività di direct marketing svolta con il centro chiamate ha varie finalità, in base alle quali viene classificata con altre specifiche nomenclature.
L’attività di telemarketing consiste nel contatto telefonico diretto, svolto con operatori commerciali, tra una o più aziende consociate e la clientela, attuale o potenziale delle stesse.
La finalità di questo contatto è di tipo commerciale, e consiste nella vendita telefonica di beni o servizi (in questo caso si parla in modo più appropriato di televendita), oppure, come più spesso accade, nella pubblicizzazione commerciale delle attività e dei prodotti aziendali.
In molti casi la telefonata si conclude, se è di esito positivo, con l’individuazione di un appuntamento di vendita presso il domicilio del cliente o presso gli uffici commerciali dell’azienda.
L’attività di telemarketing può essere svolta, nell’ambito del Call center, con due modalità principali:
·         Il telemarketing outbound
·         Il telemarketing inbound
Nel primo caso, il contatto telefonico tra cliente e operatore avviene su iniziativa dello stesso, il quale contatta uno o più clienti attraverso liste di numeri di telefono di solito fornite dall’azienda. Nel secondo caso, le telefonate arrivano al call center direttamente dal cliente, di solito con la composizione di un numero verde.
In questo caso l’operatore, oltre a fornire le informazioni richieste dal cliente, avrà il compito di indirizzare la telefonata verso lo scopo commerciale individuato dall’azienda. 


Potrebbero interessarti anche

2. Il contenuto 


L’adozione del Codice di condotta da parte del Garante Privacy ha la sua importanza nella lotta al telemarketing selvaggio, se si considera la larga adesione da parte dei principali operatori del settore che può rendere più facile diffondere nel mercato principi e misure a tutela dei consumatori.
Stabilisce che nei contratti stipulati dall’operatore con l’affidatario del servizio si dovrà prevedere  una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni vendita di servizi realizzata in seguito a contatto promozionale senza consenso.
Per assicurare il rispetto della normativa privacy “dal contatto al contratto” le società che aderiranno al Codice, si impegneranno a dovere provvedere all’adozione di determinate misure che garantiscano la correttezza e la legittimità dei trattamenti di informazioni svolte lungo l’intera “filiera” del telemarketing.
Dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità (marketing, profilazione), informare in modo preciso le persone contattate sulle finalità per le quali vengono utilizzate le loro informazioni personali, assicurando il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy (opposizione al trattamento, rettifica o aggiornamento delle stesse).

3. I call center


Sono state introdotte le regole per contrastare il fenomeno dei call center.
Il Codice di condotta stabilisce che nei contratti stipulati tra l’operatore e l’affidatario del servizio dovrà essere prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni vendita di servizi realizzata in seguito a un contatto promozionale senza consenso.
Le società dovranno effettuare una valutazione di impatto se dovessero svolgere dei trattamenti automatizzati, compresa la profilazione, che comportano uno studio sistematico e globale di informazioni personali.

4. Quando entrerà in vigore del Codice di Condotta


Il Codice di Condotta acquisterà efficacia una volta conclusa la fase di accreditamento dell’Organismo di monitoraggio (Odm) e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. L’Odm è un organismo indipendente che ha il compito di verificare l’osservanza del Codice di Condotta da parte di coloro che aderiscono e di gestire la risoluzione dei reclami.

Volume per l’approfondimento

FORMATO CARTACEO

La nuova privacy

Dopo l’applicabilità definitiva del GDPR, il legislatore nazionale ha adottato il D.Lgs. n. 101/2018, che ha abrogato, modificato e rinnovato numerose disposizioni del “nostro” Codice Privacy (D.Lgs. n. 196/2003). Questa guida fa il punto sulle novità e chiarisce quali sono, allo stato attuale, gli adempimenti che imprese, studi professionali e Pubblica Amministrazione sono chiamati a porre in essere, al fine di mettersi in regola con la nuova normativa, evitando così pesanti sanzioni.  Argomenti trattati:• L’ambito di applicazione del GDPR • I concetti essenziali: il dato personale, la persona fisica identi- ficata e identificabile ed il trattamento • I principi per il trattamento dei dati personali • Le figure sog- gettive • Il trattamento dei dati personali • La trasparenza e l’informativa all’interessato • Il registro delle attività di trattamento • I diritti dell’interessato • La protezione dei dati fin dalla progettazione (privacy by design) • La protezione per impostazione predefinita (privacy by default ) • Le misure tecniche ed organizzative adeguate • Il trasferimento dei dati all’estero • La notifica della violazione dei dati personali • La valutazione di impatto sulla protezione dei dati e la consultazione preventiva dell’Autorità di Controllo • I codici di condotta e i meccanismi di certificazione • Le istituzioni • Forme di tutela • Le sanzioni • Le principali disposizioni transitorie e finali previste dal D.Lgs. n. 101/2018.LA NUOVA PRIVACYGli adempimenti per imprese, professionisti e P.A.dopo il decreto di adeguamento al GDPR (D.Lgs. n. 101/2018) NADIA ARNABOLDIDottore in Economia e Commercio, Dottore Commercialista (sezione A, n. 278), Revisore Contabile (n. 102461), co- ordinatrice della Commissione “Privacy, 231 ed antiriciclaggio” dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pavia. Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) presso il Tribunale di Pavia in materia protezione dei dati personali. Riconosciuta “Fellow of Information Privacy (FIP)” dall’International Association Privacy Professionals (IAPP) e “Thought Leader in Privacy” da DataGuidance. Possiede le certificazioni internazionali Certified Information Privacy Professional Europe (CIPP/E), Certified Information Privacy Professional United States (CIPP/US) e Certified Information Privacy Manager (CIPM), ANSI/ISO standard 17024:2012. Nadia è Auditor/Lead Auditor ISO/IEC 27001:2013, European Privacy Auditor ISDP©10003:2015 e Auditor Database & Privacy Management SGCMF©10002:2013, PRD UNI EN ISO/IEC 17065:2012. Ha maturato una pluriennale esperienza presso primari Studi legali internazionali di Milano, è titolare dello Studio Arnaboldi dal 2004 e svolge attività di consulenza specialistica a società nazionali e multinazionali ed enti in materia di protezione dei dati personali, diritto delle nuove tecnologie, conservazione e processi documentali. Selezionata quale esperto indipendente per assistenza alla Commissione Europea, DG Home Affairs e DG Justice, in materia di Giustizia, Libertà e Sicurezza, Programma “Diritti Fondamentali e Giustizia – Protezione dei Dati Perso- nali” (2007/S 140-172522), ed inclusa nella lista di esperti per assistere la Commissione Europea nell’ambito del Programma Giustizia e del Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza (2014-2020). Componente dei gruppi di lavoro internazionali di DataGuidance “Global Data Breach Notification – At a Glance table” e “Pharmacovigilance at-a-glance advisory”, autrice dell’Advisory Note in materia di diritto farmaceutico e delle Advisory Notes su nuove tematiche in materia di protezione dei dati personali pubblicate in “Privacy this Week”. Contributor delle riviste mensili “Digital eHealth legal” (già eHealth Law & Policy) e “Data Protection Leader” (già Data Protection Law & Policy) edite da Cecile Park Publishing (CPP). Docente di corsi di formazione ed autrice di articoli specialistici e monografie in materia di protezione dei dati personali. Componente del Comitato Direttivo e coordinatrice del Comitato Scientifico dell’Associazione italiana dei Data Protection Officer (ASSO DPO).

Nadia Arnaboldi | Maggioli Editore 2018

Dott.ssa Concas Alessandra

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento