La tardività della querela può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità? Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione.
Indice
1. La questione: tardività della querela
La Corte di Appello di Venezia confermava una sentenza di primo grado, che aveva ritenuto l’imputato responsabile dei reati di truffa aggravata (art. 640 co.2 n. 2-bis in relazione all’art. 61 n. 5 cod. pen.) di cui ai capi 1), 3), 7), 11), 13) e di truffa di cui ai capi 2), 4), 14), 15) e 16).
Ciò posto, avverso questa decisione ricorreva per Cassazione la difesa la quale, tra i motivi ivi addotti, deduceva la tardività della querela per quanto riguarda alcuni dei capi di accusa. Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione.
Formulario annotato del processo penale 2025
Il presente formulario è stato concepito per fornire all’avvocato penalista uno strumento di agile consultazione.Attraverso gli schemi degli atti difensivi, sono esaminati i vari istituti processuali alla luce delle novità intervenute nell’ultimo anno, con l’evidenziazione della normativa di riferimento e delle più rilevanti linee interpretative della giurisprudenza di legittimità. La selezione delle formule, accompagnate da suggerimenti per una migliore redazione di un atto, tiene conto degli atti che un avvocato è chiamato a predisporre come difensore dell’imputato, ma anche come difensore delle parti private (parte civile, persona offesa, responsabile civile, civilmente obbligato per la pena pecuniaria). Il volume contiene sia gli atti che vanno proposti in forma scritta, sia quelli che, pur potendo essere proposti oralmente nel corso di un’udienza, sono di più frequente utilizzo.Un approfondimento particolare è dedicato al fascicolo informatico e al processo penale telematico, alla luce del D.M. 27 dicembre 2024, n. 206, che ha introdotto rilevanti novità in materia di tempi e modi del deposito telematico.Completa il volume una sezione online in cui sono disponibili le formule anche in formato editabile e stampabile. Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.
Valerio de Gioia, Paolo Emilio de Simone | Maggioli Editore 2025
89.30 €
2. La soluzione adottata dalla Cassazione
La Suprema Corte riteneva il motivo suesposto infondato sulla scorta di quell’orientamento nomofilattico secondo cui “la tardività della querela non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità, trattandosi di eccezione che comporta accertamenti di fatto devoluti al giudice di merito e che, non essendo stati richiesti tempestivamente, sono preclusi nei successivi gradi di giudizio” (Sez.2, n. 8653 del 23/11/2022).
Potrebbero interessarti anche:
3. Conclusioni: la tardività della querela non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità
La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito se la tardività della querela può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità.
Si fornisce difatti in questa pronuncia una risposta negativa a siffatto quesito sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo con cui è stato per l’appunto postulato che la tardività della querela non può essere sollevata per la prima volta in Cassazione, poiché si tratta di una eccezione la quale richiede accertamenti di fatto riservati al giudice di merito e, se non sollevata tempestivamente, è preclusa nei gradi successivi di giudizio.
È sconsigliabile quindi, perlomeno alla stregua di tale approdo ermeneutico, sollevare codesta eccezione la prima volta in sede di legittimità.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su tale tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento