Stralcio cartelle esattoriali sotto i 5mila euro: entro il 31 ottobre annullate multe, bolli e tasse

Redazione 27/09/21
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L’Agenzia delle entrate ha stabilito le regole per lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5 mila euro, come previsto dal Decreto Sostegni all’art 4, commi da 4 a 9.
Tutte le indicazioni sono contenute nella Circolare n. 11/E del 22 settembre che prevede la cancellazione delle cartelle fiscali dei vecchi ruoli fino a 5 mila euro e riguardanti il periodo 2000-2010, ma solo per i soggetti con reddito fino a 30 mila euro.

Per verificare se all’interno del proprio piano di pagamento della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” sono presenti dei debiti che potrebbero rientrare nello stralcio cartelle 2021 previsto dal Decreto Sostegni, basta accedere alla procedura online messa a disposizione da Agenzia delle Entrate.
Il servizio consente al debitore di vedere la propria posizione debitoria e verificare se ci sono debiti oggetto di stralcio, inserendo all’interno del modulo online:

  • codice fiscale;
  • numero della comunicazione inviata da Agenzia delle Entrate – Riscossione;
  • data della comunicazione;
  • e-mail di riferimento.

>> CLICCA QUI per scaricare la Circolare n. 11/E dell’Agenzia delle Entrate


Aggiornamento del 13 settembre 2021: 
Insieme alle nuove regole relative al green pass, la Camera, nella seduta del 9 settembre, ha deliberato pressoché all’unanimità di approvare un rinvio delle scadenze delle cartelle esattoriali ed una nuova rottamazione, nell’ottica delle misure di sostegno approvate durante l’emergenza della pandemia. Ora la decisione passa al Senato.
Leggi l’articolo Cartelle esattoriali: possibile rinvio delle scadenze e nuova rottamazione


Stralcio cartelle 2021: cosa si intende

Il Decreto Sostegni all’art. 4, commi da 4 a 9, ha disposto l’annullamento automatico di tutti i “debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010“.

Stralcio cartelle 2021: cosa è ricompreso

I debiti oggetto di stralcio sono quelli notificati dal 2000 al 2010 rientranti tra quelli di importo residuo fino a 5 mila euro, calcolato alla data del 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del Decreto Sostegni.

Tra i debiti che rientrano, possono esserci:

  • Imu,
  • Tasi
  • bollo auto,
  • multe,
  • cartelle per cui si è eventualmente aderito alla rottamazione o saldo e stralcio.

Viene specificato nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate che l’importo di 5mila euro si riferisce ai singoli carichi. Quindi anche una cartella di pagamento di importo superiore al limite di 5mila euro può essere interamente stralciata se all’interno di questa sono presenti più carichi di importo inferiore a 5 mila euro. Oppure possono essere stralciati i soli carichi inferiore al limite previsto e mantenuti quelli di importo superiore.

Stralcio cartelle 2021: come richiederlo

Lo stralcio delle cartelle avviene in automatico senza dover presentare domanda o richiesta, a condizione che:

  • nel periodo d’imposta 2019 sia stato conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte fino a 30 mila euro per i debiti riferiti a persone fisiche;
  • nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019 sia stato conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte fino a 30 mila euro per i debiti riferiti a soggetti diversi dalle persone fisiche.

Come già anticipato, per verificare se nel proprio piano di pagamento sono presenti cartelle oggetto di stralcio sarà sufficiente collegarsi al sito istituzionale di Agenzia delle Entrate – Riscossione e accedere al servizio “Verifica lo stralcio debiti nella tua Definizione agevolata” inserendo:

  • codice fiscale;
  • numero della comunicazione inviata da Agenzia delle Entrate – Riscossione;
  • data della comunicazione;
  • e-mail di riferimento.

Se sussistono i requisiti di reddito e dalla verifica dovesse emergere la presenza di carichi potenzialmente interessati dallo stralcio, il servizio permetterà di stampare in autonomia i moduli di pagamento aggiornati.

Se si è in regola con il pagamento delle rate precedenti, sarà possibile utilizzare i moduli per il versamento delle rate ancora dovute, calcolate al netto delle somme relative ai carichi oggetto di stralcio.

Stralcio delle cartelle 2021: quando avverrà

Lo stralcio delle cartelle di importo inferiore a 5.000 euro avverrà in automatico entro il 31 ottobre 2021. Come specificato nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, entro il 20 agosto dovevano essere trasmessi gli elenchi con i codici fiscali dei contribuenti con debiti fino a 5.000 euro.
In seguito, entro il 30 settembre, l’Agenzia delle Entrate comunicherà alla Riscossione tutti i contribuenti esclusi. Questo periodo di tempo serve all’Agenzia per verificare le Certificazioni Uniche e le Dichiarazioni dei redditi dei cittadini.
Verranno quindi prese in considerazione solo le cartelle di chi, nel 2019, non ha superato il reddito massimo di 30.000 euro.

Tabella di riepilogo delle date da ricordare per il condono cartelle

La Circolare 11/E riporta una tabella riepilogativa delle scadenze che riguardano lo stralcio:

  • Entro il 20 agosto 2021 viene trasmesso l’elenco dei codici fiscali dei soggetti ammissibili allo Stralcio;
  • Entro il 30 settembre 2021 vengono segnalati i codici fiscali che restano fuori per superamento del requisito reddituale;
  • Entro il 31 ottobre 2021 l’agente della riscossione procede con l’annullamento automatico dei debiti;
  • Il 31 ottobre 2021 tutti i debiti rientranti nello stralcio si intendono annullati;
  • Entro il 15 novembre 2021 l’agente della riscossione presenta al Ministero dell’economia e delle finanze la richiesta di rimborso delle spese di notifica delle cartelle di pagamento annullate;
  • Entro il 30 novembre 2021 l’agente della riscossione segnala l’elenco delle quote di
    debito annullate agli enti creditori;
  • Entro il 31 dicembre 2021 viene versata la prima rata del rimborso delle spese di notifica;
  • Entro il 30 giugno 2022 viene versata la seconda rata del rimborso delle spese di notifica.

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