Separazioni e divorzi: il report Istat per il 2020
Per il report Istat “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi – anno 2020” pubblicato il 21 febbraio 2022, le separazioni legali rappresentano il fenomeno più rappresentativo dell’instabilità coniugale, considerando che non tutte si convertono in divorzi, e sono diminuite del 18% rispetto all’anno precedente. Per i divorzi, incremento delle procedure extragiudiziarie: negoziazione assistita e procedura presso l’Ufficio di Stato Civile.
Indice:
Separazioni e divorzi extragiudiziali e non
Quasi una separazione consensuale su tre e quasi un divorzio consensuale su due avviene al di fuori del Tribunale. In particolare, i percorsi consensuali extragiudiziali (D.l. 132/2014) riguardano:
- il 26,7% di tutte le separazioni,
- il 32,7% dei divorzi.
Negli accordi extragiudiziali per separarsi o divorziare le quote delle negoziazioni assistite da avvocati (ex art. 6) sono, rispettivamente, 43,0% e 29,1%.
Nel 2020, sono stati effettuati direttamente presso il Comune:
- il 15,2% di tutte le separazioni,
- il 23,2% di tutti i divorzi.
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Manuale di separazione e divorzio
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Le separazioni
La pandemia ha impattato anche sull’andamento dell’instabilità coniugale, soprattutto nel periodo delle chiusure degli uffici e delle restrizioni alla mobilità. Nel 2020, le separazioni sono diminuite del -18,0%, e l’85,3% si è concluso consensualmente, percentuale rimasta pressoché stabile nell’ultimo decennio.
I divorzi
Secondo il report, per i divorzi il trend è stato sempre crescente dal 1970 fino alla metà del decennio scorso, mentre nel 2015 il numero di divorzi ha subito una forte impennata (+57,5%) a seguito dell’entrata in vigore di due importanti leggi che hanno modificato la disciplina dello scioglimento e della cessazione degli effetti civili del matrimonio:
- il decreto legge 132/2014, che ha introdotto le procedure consensuali extragiudiziali (quindi presso gli Uffici di Stato Civile o tramite negoziazioni assistite da avvocati senza più il ricorso ai Tribunali),
- la legge 55/2015 (c.d. Divorzio breve) che ha fortemente ridotto l’intervallo tra separazione e divorzio (dodici mesi per le separazioni giudiziali e sei mesi per quelle consensuali).
La procedura che si perfeziona direttamente presso gli Uffici di Stato Civile (ex art.12), introdotta dal d.l. n. 132/2014, è preclusa in caso di presenza di figli minori o anche maggiorenni economicamente non autosufficienti. Essendo i figli minori più coinvolti nelle separazioni rispetto ai divorzi per via della struttura per età più giovane di chi si separa, il ricorso alla procedura ex art. 12 è più frequente nei divorzi.
La preferenza verso la procedura ex art.12, cioè direttamente presso lo Stato Civile è più diffuso:
- Valle d’Aosta (39,7%),
- provincia autonoma di Bolzano (35,3%),
- provincia di Trento (34,4%)
- Emilia-Romagna (33,3%).
La quota di accordi ex art. 6 (negoziazioni assistite da avvocati) è maggiore:
- Lazio (21,0%),
- Sicilia (13,6%),
- Campania (12,5%),
- Toscana (12,4%).
I divorzi consensuali conclusi in tribunale sono più diffusi:
- provincia autonoma di Bolzano (53,9% sul totale dei divorzi),
- Basilicata (51,3%),
- Marche (47,7%),
- Umbria (45,2%).
Il ricorso ai divorzi giudiziari risulta maggiore nei Tribunali di:
- Sardegna (42,7%),
- Calabria (42,3%),
- Puglia (38,8%),
- Campania (37,9%).
Considerando i divorzi per 100mila coniugati, le regioni in cima alla graduatoria sono:
- Liguria (320,4),
- Piemonte (293,2),
- Friuli-Venezia Giulia (289,1).
I dati provvisori del 2021
Il report riporta i dati provvisori dei primi nove mesi del 2021, unitamente ai relativi trend:
- l’aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+36,4% per le separazioni e +32,8% per i divorzi) riporta a livelli simili a quelli del 2019;
- per le separazioni la crescita è più consistente nel caso dei provvedimenti presso i Tribunali, in particolare per le consensuali (+49,3%);
- gli accordi di negoziazione assistita con avvocati sia per le separazioni sia per i divorzi hanno mostrato, soprattutto per le separazioni, un calo contenuto nei primi nove mesi del 2020 (-2,1%), seguito da un aumento negli stessi mesi del 2021 (+11,1%). Presumibilmente la scelta di questa procedura è stata anche avvantaggiata dal deposito telematico degli atti che già contraddistingueva questa tipologia di accordi;
- le separazioni e i divorzi consensuali direttamente presso i Comuni hanno visto una ripresa nei primi nove mesi del 2021 in confronto allo stesso periodo del 2020 (rispettivamente +14,8% e +9,9%).
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