Effetti della sentenza con cui è disposta la confisca: legittimità dei terzi per chiedere la revoca in esecuzione. Per approfondimenti si consiglia il seguente volume, il quale rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, oltre che per i Giudici di pace o per gli aspiranti Avvocati, mettendo a loro disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi contemplati dal codice di procedura penale: Formulario annotato del processo penale dopo la Riforma Cartabia.
Indice
1. La questione: legittimità per chiedere la revoca di sentenza che dispone la confisca
Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cagliari, in funzione di giudice dell’esecuzione, dichiarava inammissibile un’istanza di restituzione dei beni sottoposti a confisca avanzata dall’amministratrice unica e legale rappresentante di una società, proprietaria di detti beni.
Ciò posto, avverso questo provvedimento il difensore di questa amministratrice proponeva ricorso per Cassazione. Per approfondimenti si consiglia il seguente volume, il quale rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, oltre che per i Giudici di pace o per gli aspiranti Avvocati, mettendo a loro disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi contemplati dal codice di procedura penale: Formulario annotato del processo penale dopo la Riforma Cartabia.
Formulario Annotato del Processo Penale
Il presente formulario, aggiornato al D.Lgs. 19 marzo 2024, n. 31 (cd. correttivo Cartabia), rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, oltre che per i Giudici di pace o per gli aspiranti Avvocati, mettendo a loro disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi contemplati dal codice di procedura penale, contestualizzati con il relativo quadro normativo di riferimento e corredati dalle più significative pronunce della Corte di Cassazione, oltre che dai più opportuni suggerimenti per una loro migliore redazione.La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali: Giurisdizione e competenza – Giudice – Pubblico ministero – Parte civile – Responsabile civile – Civilmente obbligato – Persona offesa – Enti e associazioni – Difensore – Gli atti – Le notificazioni – Le prove – Misure cautelari personali – Riparazione per ingiusta detenzione – Misure cautelari reali – Arresto in flagranza e fermo – Indagini difensive e investigazioni difensive – Incidente probatorio – Chiusura delle indagini – Udienza preliminare – Procedimenti speciali – Giudizio – Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica – Appello – Ricorso per cassazione – Revisione – Riparazione per errore giudiziario – Esecuzione – Rapporti giurisdizionali con le autorità straniere.Specifiche sezioni, infine, sono state dedicate al Patrocinio a spese dello stato, alle Misure cautelari nei confronti degli enti (D.Lgs. n. 231 del 2001) ed al Processo penale davanti al Giudice di pace (D.Lgs. n. 274 del 2000).L’opera è corredata da un’utilissima appendice, contenente schemi riepilogativi e riferimenti normativi in grado di rendere maggiormente agevole l’attività del legale.Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.
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2. La soluzione adottata dalla Cassazione
La Suprema Corte, nel ritenere il ricorso suesposto fondato, riteneva, tra le argomentazioni poste a sostegno di questa decisione, come il provvedimento impugnato fosse incorso nel vizio di violazione di legge anche laddove aveva giustificato il rigetto dell’incidente di esecuzione sulla definitività della confisca, disposta con sentenza divenuta irrevocabile.
Invece, la statuizione, contenuta in una sentenza divenuta irrevocabile, con cui sia stata disposta la confisca, fa stato nei confronti dei soggetti che hanno partecipato al procedimento di cognizione, ma i terzi, i quali non abbiano rivestito la qualità di parte nel predetto giudizio, sono legittimati a richiedere la revoca della confisca in sede esecutiva (Sez. 1, n. 4096 del 24/10/2018).
Ebbene, per la Corte di legittimità, tale orientamento nomofilattico rilevava nel caso di specie posto che la ricorrente, in qualità di rappresentante legale rappresentante della società proprietaria dei beni confiscati, aveva fondato l’istanza di restituzione sulla circostanza che, al momento dell’accertamento del reato e del sequestro, l’imbarcazione era di proprietà di detta società e non dell’imputato, producendo documentazione a sostegno di tale prospettazione.
Inoltre, sempre secondo i giudici di piazza Cavour, non risultava, né il provvedimento impugnato lo affermava, che la società in questione, per il tramite della sua rappresentante legale, avesse rivestito la qualità di parte nel giudizio conclusosi con la sentenza di applicazione della pena con la conseguenza che la statuizione di confisca in essa contenuta non precludeva all’odierna ricorrente di richiederne la revoca in sede esecutiva.
3. Conclusioni
La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito che anche i terzi, rispetto al giudizio di merito, possono chiedere, in sede di esecuzione penale, la revoca della confisca disposta per l’appunto dal giudice della cognizione.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo, che la statuizione, contenuta in una sentenza divenuta irrevocabile, con cui sia stata disposta la confisca fa stato nei confronti dei soggetti che hanno partecipato al procedimento di cognizione, ma i terzi, i quali non abbiano rivestito la qualità di parte nel predetto giudizio, sono legittimati a richiedere la revoca della confisca in sede esecutiva.
Dunque, questa pronuncia può essere presa nella dovuta considerazione ogni volta un terzo, che abbia ovviamente interesse alla restituzione del bene confiscato, intenda adire il giudice dell’esecuzione penale per chiedere la revoca di siffatta misura ablatoria.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché contribuisce a fare chiarezza su tale tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.
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