Salute e sicurezza sul lavoro e intelligenza artificiale in UE

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Prima d’entrare nel vivo del tema è necessario sottolineare che ogni 15 secondi un lavoratore, nel mondo, muore a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale.
Si stima che ogni giorno, 6.300 persone muoiono a causa di incidenti o malattie professionali causando più di 2,3 milioni di morti all’anno[1].
Purtroppo, molti impieghi ancora oggi espongono i lavoratori a rischi di diverso tipo e i recenti drammatici casi di cronaca rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema da cui nessun paese al mondo è davvero esente.
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Indice

1. Il quadro europeo


La valutazione del rischio è la pietra angolare dell’approccio europeo alla SSL, i datori d’impiego degli Stati membri sono tenuti a svolgere una valutazione del rischio sul luogo di lavoro che consenta l’individuazione, la valutazione e la gestione dei rischi per la sicurezza e la salute[3].
Tutte le principali parti europee interessate nel settore della salute e sicurezza sul lavoro presentano qualche strategia o iniziativa in merito all’intelligenza artificiale e al suo potenziale impatto sui luoghi di impiego.
La maggior parte di esse presenta una qualche forma di requisiti o principi di domanda per l’applicazione di sistemi basati sull’IA, che mostrano somiglianze e valori condivisi. Tali principi sono forniti, ad esempio, dalla Commissione europea, dall’Istituto sindacale europeo, dalla Confederazione europea dei sindacati [3]e dall’accordo quadro delle parti sociali europee sulla digitalizzazione.
Inoltre, sia l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che la Commissione europea richiedono la solidità tecnica e il rispetto dei diritti umani, della diversità e della non discriminazione per i sistemi basati sull’IA.
Se ben gestita, la digitalizzazione può ridurre i rischi professionali e creare nuove opportunità per migliorare le condizioni dei lavoratori: è ciò che l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) si impegna a favorire[4].


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2. Interazione tra cobot ed esseri umani sul lavoro


Il mondo del lavoro è in costante mutamento, le innovazioni e gli sviluppi tecnologici sono stati e sono tuttora fattori chiave del cambiamento delle professioni e delle mansioni lavorative, lo sviluppo delle tecnologie ha favorito un enorme aumento della disponibilità e delle applicazioni basate sull’IA.
Inoltre, la comparsa e il rapido sviluppo di nuove tecnologie, come i sistemi robotici in grado di interagire strettamente con gli esseri umani, hanno comportato la ripresa del dibattito sulle potenzialità di automazione di professioni e mansioni e sulle loro conseguenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Ciò nonostante, i sistemi basati sull’IA e la robotica avanzata potrebbero determinare un cambiamento qualitativo delle opportunità e delle sfide in questo ambito o addirittura dar luogo a rischi completamente nuovi.
La gamma dei tipi di robot si è ampliata e le nuove tecnologie hanno consentito di creare tipi di robot collaborativi e intelligenti, i cosiddetti cobot, che diventeranno una presenza familiare negli ambienti di lavoro, poiché sensori altamente sviluppati consentono la collaborazione tra persone e robot[5].
La robotica ci consente di evitare che i lavoratori si trovino in situazioni pericolose, di migliorare la qualità del lavoro affidando compiti ripetitivi a macchine veloci, accurate e instancabili e agevolare l’accesso al lavoro di molte persone che ne sono attualmente escluse, per esempio aiutando i disabili o i lavoratori anziani sul luogo di lavoro[6].
Tuttavia, il numero crescente di robot mobili e intelligenti negli ambienti lavorativi può aumentare il rischio di incidenti, poiché il contatto diretto con i robot o le apparecchiature utilizzate da questi ultimi potrebbero causare lesioni.
Malgrado gli sforzi compiuti per tenere conto di tutti gli scenari possibili nella progettazione, i cobot intelligenti possono comportarsi in modo imprevisto, poiché apprendono costantemente.
I lavoratori che devono adeguarsi al ritmo e al livello di lavoro di un cobot intelligente potrebbero trovarsi pesantemente sotto pressione, con possibili effetti negativi per la loro sicurezza e la loro salute.

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Note

  1. [1]

    OIL – Salute e sicurezza sul lavoro, https://www.ilo.org/rome/approfondimenti/WCMS_579541/lang–it/index.htm#:~:text=Si%20stima%20che%20ogni%20giorno%2C%206.300%20persone%20muoiono,portano%20ad%20assenze%20prolungate%20dal%20lavoro%20per%20malattia

  2. [2]

    Art. 9, par. 1, lett. a, della direttiva quadro 89/391/CEE sulla sicurezza e la salute

  3. [3]

    Confederazione europea dei sindacati (13.07.2020), Resolution on the European strategies on artificial intelligence and data, https://www.etuc.org/en/document/resolution-european-strategies-artificial-intelligence-and-data

  4. [4]

    Per approfondimenti: https://osha.europa.eu/it/about-eu-osha

  5. [5]

    Amazon dispone già di 100.000 cobot con IA che contribuiscono alle sue attività di distribuzione,

  6. [6]

    A. cocchi, 9.04.2020, Robot collaborativo e sicurezza sul lavoro, https://www.universal-robots.com/it/blog/robot-collaborativo-e-sicurezza-sul-lavoro/

Orlando Pittelli

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