La rinuncia al ricorso per Cassazione richiede la procura speciale? Questo è il quesito affrontato dalla Corte di Cassazione in una recente pronuncia, destinata a chiarire un aspetto procedurale di grande rilevanza. La questione trae origine da un caso in cui il difensore di un indagato, dopo aver presentato ricorso per Cassazione contro una decisione del Tribunale di Lecce, ha dichiarato la rinuncia tramite memoria difensiva. La Suprema Corte, tuttavia, l’ha ritenuta priva di effetti giuridici, sottolineando che essa richiede una manifestazione chiara ed inequivocabile della volontà dell’interessato, espressa personalmente o attraverso un procuratore speciale. Questa decisione conferma un consolidato orientamento giurisprudenziale, offrendo un’utile guida per gli operatori del diritto sulla corretta modalità di rinuncia al ricorso per Cassazione. Per approfondimenti si consiglia il seguente volume, il quale propone al Professionista indicazioni operative e soluzioni per una corretta redazione degli atti e per evitare gli errori più frequenti: Appello e ricorso per Cassazione penale dopo la Riforma Cartabia
Indice
1. La questione: rinuncia al ricorso per Cassazione
Il Tribunale di Lecce, decidendo in sede di annullamento con rinvio, in parziale accoglimento di un ricorso, annullava un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale della medesima città che, a sua volta, aveva applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
Ciò posto, avverso questa decisione proponeva ricorso per Cassazione il difensore dell’indagato il quale, però, successivamente, tramite memoria difensiva, rinunciava a siffatto mezzo di impugnazione. Per approfondimenti si consiglia il seguente volume, il quale propone al Professionista indicazioni operative e soluzioni per una corretta redazione degli atti e per evitare gli errori più frequenti: Appello e ricorso per Cassazione penale dopo la Riforma Cartabia
Appello e ricorso per cassazione penale dopo la Riforma Cartabia
Alla luce delle novità introdotte dalla Riforma Cartabia (D.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150), il volume propone al professionista che si trova ad affrontare l’appello e il ricorso per cassazione in ambito penale indicazioni operative e soluzioni per una corretta redazione degli atti e per evitare gli errori più frequenti.La prima parte è dedicata all’appello: dove va depositato? Chi può depositarlo, ed entro quando? Quali requisiti devono sussistere? E molte altre questioni di ordine pratico a cui gli autori offrono risposte attraverso richiami alla più significativa giurisprudenza di settore e con il supporto di utili tabelle riepilogative.La seconda parte si sofferma invece sul ricorso per cassazione, dai motivi del ricorso ai soggetti legittimati, dai provvedimenti impugnabili alle modalità di redazione del ricorso e degli atti successivi, con l’intento di fornire indicazioni utili ad evitare l’inosservanza o erronea applicazione della normativa e la scure dell’inammissibilità. Antonio Di Tullio D’ElisiisAvvocato in Larino, giornalista pubblicista e cultore della materia in procedura penale, è autore di numerosi articoli su riviste giuridiche telematiche.Gabriele EspositoAvvocato penalista patrocinante in Cassazione. Autore di manuali di diritto penale sostanziale e procedurale, dal 2017 è Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.
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2. La soluzione adottata dalla Cassazione
Il Supremo Consesso, nel ritenere il ricorso suesposto inammissibile, reputava la rinuncia di cui sopra priva di effetti giuridici.
Difatti, la Corte di legittimità addiveniva a siffatto esito decisorio sulla scorta di quell’orientamento nomofilattico secondo cui la rinuncia, non costituendo esercizio del diritto di difesa, richiede la manifestazione inequivoca dell’interessato, espressa personalmente o a mezzo di procuratore speciale (Sez. 2, n. 49480 del 31/10/2023; Sez. U, n. 12603 del 24/11/2015; Sez. 2, n. 5978 del 05/12/2014, dep. 2015).
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3. Conclusioni: la necessità di procura speciale
La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito se la rinuncia al ricorso per Cassazione richiede la procura speciale.
Si fornisce difatti una risposta positiva a siffatto quesito sulla scorta di un indirizzo interpretativo secondo cui richiede una manifestazione chiara e inequivocabile da parte dell’interessato, che può avvenire [solo] personalmente o tramite un procuratore speciale.
Ove si voglia rinunciare, è dunque consigliabile, perlomeno alla stregua di tale approdo ermeneutico, che il difensore sia munito di apposita procura speciale per potere procedere in tal senso.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su tale tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.
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