Cosa comporta la rinuncia al ricorso per Cassazione? Per approfondimenti si consiglia il seguente volume, il quale propone al Professionista indicazioni operative e soluzioni per una corretta redazione degli atti e per evitare gli errori più frequenti: Appello e ricorso per Cassazione penale dopo la Riforma Cartabia
Indice
1. La questione: la rinuncia al ricorso
Il Tribunale del riesame di Palermo confermava un provvedimento applicativo della misura cautelare degli arresti domiciliari emesso dal G.i.p. del Tribunale di Palermo, che aveva ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza nei confronti di una persona, in ordine al delitto previsto dall’art. 615-ter, commi 1, 2, e 3, cod. pen..
Ciò posto, avverso questa decisione la difesa proponeva ricorso per Cassazione. Per approfondimenti si consiglia il seguente volume, il quale propone al Professionista indicazioni operative e soluzioni per una corretta redazione degli atti e per evitare gli errori più frequenti: Appello e ricorso per Cassazione penale dopo la Riforma Cartabia
Appello e ricorso per cassazione penale dopo la Riforma Cartabia
Alla luce delle novità introdotte dalla Riforma Cartabia (D.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150), il volume propone al professionista che si trova ad affrontare l’appello e il ricorso per cassazione in ambito penale indicazioni operative e soluzioni per una corretta redazione degli atti e per evitare gli errori più frequenti.La prima parte è dedicata all’appello: dove va depositato? Chi può depositarlo, ed entro quando? Quali requisiti devono sussistere? E molte altre questioni di ordine pratico a cui gli autori offrono risposte attraverso richiami alla più significativa giurisprudenza di settore e con il supporto di utili tabelle riepilogative.La seconda parte si sofferma invece sul ricorso per cassazione, dai motivi del ricorso ai soggetti legittimati, dai provvedimenti impugnabili alle modalità di redazione del ricorso e degli atti successivi, con l’intento di fornire indicazioni utili ad evitare l’inosservanza o erronea applicazione della normativa e la scure dell’inammissibilità. Antonio Di Tullio D’ElisiisAvvocato in Larino, giornalista pubblicista e cultore della materia in procedura penale, è autore di numerosi articoli su riviste giuridiche telematiche.Gabriele EspositoAvvocato penalista patrocinante in Cassazione. Autore di manuali di diritto penale sostanziale e procedurale, dal 2017 è Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.
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2. La soluzione adottata dalla Cassazione
A fronte del fatto che la difesa aveva rinunciato al ricorso summenzionato, la Suprema Corte lo dichiarava inammissibile per sopravvenuta rinuncia, richiamando al contempo quell’orientamento nomofilattico secondo cui «la rinuncia al ricorso per cassazione validamente proposto, in quanto esercizio di un diritto potestativo dell’avente diritto, determina l’immediata estinzione del rapporto processuale, cui consegue l’immediato passaggio in giudicato della sentenza all’atto della dichiarazione di inammissibilità dell’impugnazione» (Sez. U, n. 12602 del 17 dicembre 2015).
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3. Conclusioni
La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito cosa comporta la rinuncia al ricorso per Cassazione.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di quanto postulato dalle Sezioni unite nella sentenza n. 12602 del 2015, che la rinuncia al ricorso per Cassazione validamente proposto determina l’immediata estinzione del rapporto processuale, cui consegue l’immediato passaggio in giudicato della sentenza all’atto della dichiarazione di inammissibilità dell’impugnazione.
Tale provvedimento, quindi, può essere preso nella dovuta considerazione al fine di comprendere quali sono le conseguenze che possono discendere nel rinunciare ad un ricorso per Cassazione proposto correttamente.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché contribuisce a fare chiarezza su siffatta tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.
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