Quando va pagata la parcella del notaio e perché può intervenire lo Stato

Redazione 02/02/21
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Quanto tempo ho per pagare la fattura del notaio? Il saldo deve essere contestuale alla firma dell’atto?

Il preventivo notarile permette fin da subito di visualizzare nero su bianco i costi notarili per un atto. La consulenza del notaio può essere un punto di riferimento importante per comprendere non solo quanto si dovrà pagare ma anche a quale titolo, ovvero includendo costi fissi e imposte che il professionista versa all’Erario per conto delle parti. Nonostante questa massima trasparenza, non è raro il caso di chi arrivi in prossimità della data del rogito sprovvedutamente e senza la cifra necessaria per pagare la parcella dello studio notarile.

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Acquistare casa con il mutuo: cosa sapere sui costi notarili

Un caso abbastanza frequente è quello dell’acquirente di casa con mutuo che commette errori di valutazione delle spese notarili. Di norma le banche concedono fino all’80% come loan to value a titolo di mutuo per acquisto casa. La percentuale si basa sul valore che emerge dalla perizia della banca. Quando si chiede il mutuo occorre quindi considerare che il 20% circa del valore dell’immobile non sarà finanziato. Non solo: dal calcolo dell’importo del mutuo sono esclusi alcuni costi extra accessori, primo tra tutti l’onorario del notaio (sia per il contratto di mutuo che per il rogito).

Cosa rischia chi non paga la parcella del notaio

Il rischio di fare male i conti aumenta se l’immobile oggetto di acquisto deve essere ristrutturato. Accade spesso che il preventivo dei lavori a casa sfori rispetto al budget iniziale perché subentrano imprevisti di diverso genere. Ecco perché a ridosso dell’atto qualcuno si chiede entro quando va pagato il notaio.

Già da una lettura attenta del preventivo notarile, emerge con chiarezza che l’importo da corrispondere non si esaurisce con l’onorario del professionista o dello studio. Nella parcella figurano anche costi fissi e imposte che il notaio versa all’Erario per conto delle parti (nel caso del rogito imposta di registro, ipotecaria e catastale).

Non tutti sanno peraltro che, se queste tasse non vengono pagate, lo Stato può agire per il recupero mediante uno strumento molto potente chiamato privilegio speciale.

I controlli del notaio prima del rogito: il privilegio speciale

Si tratta più nello specifico di una causa legittima di prelazione (così come l’ipoteca o il pegno) che conferisce all’Erario un diritto di prelazione rispetto ad altri creditori. Si chiama speciale perché viene riferito ad alcuni beni e non a tutto il patrimonio del debitore.  Peraltro tra le verifiche che fa il notaio prima del rogito c’è anche quella di scongiurare eventuali privilegi occulti sull’immobile oggetto di vendita. Un controllo molto importante visto che, a differenza dell’ipoteca che deve risultare dai Registri Immobiliari, il privilegio non sottosta ad una propria pubblicità legale. Questo non rappresenta un rischio eterno: il privilegio si prescrive in 5 anni dalla data di registrazione dell’atto.

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