Mutuo: la banca può vendere la casa dopo 18 rate non pagate

Redazione 21/04/16
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Da oggi, chi non riesce a pagare la rata del mutuo potrà perdere la casa senza bisogno di un procedimento di espropriazione forzata. Nessun processo esecutivo e nessuna asta pubblica: la banca si approprierà dell’immobile e soddisferà il suo credito con il ricavato della vendita.

È quanto approvato dal Consiglio dei ministri, a seguito dell’acquisizione dei pareri parlamentari,  con il decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/17/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 febbraio 2014, in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali nonché modifiche e integrazioni del titolo VI-bis del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, sulla disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi e del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141. 

C’è, però, un vantaggio per il debitore: sarà definitivamente liberato dai debiti, senza nulla più dovere alla banca.

In breve, le novità:

  • la nuova disciplina non ha effetto retroattivo;
  • la disciplina sarà valevole solo per le parti che abbiano espressamente concordato di inserire tale clausola (cosiddetta “clausola di inadempimento”); 
  • la possibilità per la banca di mettere in vendita l’immobile scatterà solo dopo il mancato pagamento di 18 rate;
  • non c’è la necessità di azionare la procedura di pignoramento o di ricorrere alle aste giudiziarie; il mutuatario sarà libero da ogni debito, anche se il prezzo ottenuto dalla vendita dell’immobile dovesse essere inferiore al credito residuo della banca;
  • resta ferma la possibilità per il cliente di accedere al Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa che consente alle categorie “deboli” di sospendere il pagamento delle rate per 18 mesi.

Redazione

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