Legge Pinto: attivata dal Ministero una verifica delle posizioni debitorie ancora pendenti

Redazione 19/09/13
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Biancamaria Consales

Con avviso del 17 settembre, il Ministero di Giustizia ha comunicato che sta procedendo ad una verifica di tutte le posizioni debitorie ancora pendenti relative al contenzioso di cui alla legge 89/2001 (cd. Legge Pinto), limitatamente alle sentenze emesse dalla Suprema Corte di Cassazione. Quindi, il Ministero ha invitato le parti che risultino ancora creditrici nei confronti del Ministero stesso, in base a sentenze della Suprema Corte di Cassazione, a far pervenire al più presto, e comunque entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso in oggetto, all’indirizzo PEC ufficio1.dgcontenzioso.dag@giustiziacert.it una dichiarazione, completa di tutti i dati richiesti.

In particolare, al fine di una ottimale identificazione del procedimento, il Ministero ha specificato che l’oggetto della mail dovrà contenere le seguenti indicazioni:

a)      Legge Pinto

b)      Cassazione: numero e anno della sentenza

c)      Nominativo della parte ricorrente

Al fine di un pronto inoltro, è, infine, gradita la trasmissione della copia della sentenza della Suprema Corte. Analoga dichiarazione dovrà essere effettuata, quanto alle spese legali, dall’avvocato riconosciuto dall’Autorità giudiziaria, quale procuratore distrattario. Si rende noto che l’eventuale liquidazione delle somme dovute sarà in ogni caso delegata alla Corte di appello competente.

Nell’avviso viene, poi, precisato che per tutte le posizioni ancora pendenti relative a decreti di cui alla predetta legge 89/2001, ogni istanza o richiesta di pagamento dovrà essere inoltrata esclusivamente alla Corte di appello che ha emesso il provvedimento di condanna del Ministero di Giustizia.

L’avviso del Ministero contiene il modulo relativo alle dichiarazioni del procuratore di non aver intentato azioni giudiziarie avente ad oggetto il pagamento delle somme dovute per il medesimo titolo, nonché relative alle modalità di pagamento.

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