Il volume Intelligenza artificiale – Essere avvocati nell’era dell’AI generativa, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, rappresenta una tappa fondamentale nella riflessione sul rapporto tra diritto e tecnologia. Non si tratta soltanto di un manuale tecnico, ma di una vera e propria mappa concettuale che guida i giuristi nel passaggio dall’era digitale all’era dell’intelligenza artificiale generativa. Con uno stile accessibile ma rigoroso, il testo accompagna il lettore tra scenari regolatori, prospettive etiche e concrete applicazioni della GenAI nel mondo della giustizia e della professione forense. L’idea di fondo è chiara: il linguaggio, comune denominatore tra diritto e AI, costituisce il terreno sul quale si giocherà il futuro della professione legale.
Indice
1. Cosa troverai nel volume Intelligenza artificiale – Essere avvocati nell’era dell’AI generativa
La struttura del libro è ampia e articolata, capace di offrire una panoramica completa del fenomeno. Dopo le introduzioni, il Capitolo I introduce l’AI nelle sue radici storiche, definizioni e nella tensione tra rischi e opportunità, con un focus sul rapporto fra linguaggio giuridico e linguaggio computazionale.
Il Capitolo II affronta il complesso tema del framework regolatorio, spaziando dal regolamento europeo sull’AI e il concetto di “alto rischio” fino al ruolo del GDPR nelle decisioni automatizzate e alla questione dell’“explainability”.
Il Capitolo III si concentra sulla giurisdizione e sugli impatti della tecnologia nei diversi settori della giustizia italiana, dalla giustizia amministrativa a quella fiscale.
Il Capitolo IV apre al mondo della legal industry, raccontando l’evoluzione dei rapporti tra avvocatura e AI, fino alla trasformazione radicale delle pratiche legali.
Il Capitolo V è forse il cuore pulsante del libro: la figura del “Generative Lawyer” viene esplorata con un’analisi delle tecnologie di GenAI, dei rischi di allucinazioni, delle opportunità per la creazione di nuovi strumenti professionali (come il prompting legale) e delle implicazioni etiche.
Chiude l’opera un’appendice narrativa, che con l’espediente dell’“Avvocata Jen” illustra con immediatezza l’impatto quotidiano dell’AI nella vita professionale.
2. Punti di forza del volume
Uno dei maggiori punti di forza è la capacità di coniugare rigore tecnico e taglio pratico. I riferimenti a progetti istituzionali, esperienze di legaltech italiane e best practice europee rendono il volume una risorsa aggiornata e concreta, lontana dalle astrazioni puramente teoriche.
Altro elemento distintivo è la multidisciplinarità: il testo non si limita alla dimensione giuridica, ma abbraccia linguistica, informatica, etica e filosofia del diritto, offrendo al lettore una visione integrata.
Da segnalare anche la struttura modulare dei capitoli: ciascuno può essere letto come approfondimento autonomo, pur mantenendo la coerenza complessiva del disegno. Infine, il libro ha il merito di affrontare senza timori le questioni più delicate – come l’affidabilità della GenAI, le decisioni automatizzate nella pubblica amministrazione o le allucinazioni dei modelli – restituendo un quadro realistico e non idealizzato.
3. Perché leggere questo libro?
La lettura di questo volume è importante perché segna un cambio di paradigma: l’AI non è più una curiosità tecnologica, ma un fattore strutturale che incide sul modo di amministrare la giustizia e sull’attività quotidiana degli avvocati.
Il testo offre strumenti critici per orientarsi tra hype e concretezza, tra promesse di automazione e rischi di deresponsabilizzazione. In particolare, consente di capire:
- quali sono le regole e i principi etici che oggi governano l’AI in Europa;
- quali applicazioni sono già operative nei tribunali e negli studi legali;
- come cambiano i ruoli professionali con l’avvento della GenAI;
- quali sono i rischi e le cautele da adottare nell’uso di strumenti come ChatGPT e i modelli generativi.
Leggere questo libro significa quindi prepararsi al futuro prossimo, evitando tanto l’entusiasmo acritico quanto il rifiuto pregiudiziale.
4. A chi è consigliata la lettura
Il volume Intelligenza artificiale – Essere avvocati nell’era dell’AI generativa, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, si rivolge in primo luogo agli avvocati e ai professionisti del diritto che vogliono capire come l’AI stia trasformando la loro professione. È però altrettanto utile per magistrati, funzionari pubblici e policy maker, che vi troveranno un quadro chiaro degli sviluppi regolatori e delle sfide etiche.
La chiarezza espositiva e la ricchezza di esempi lo rendono adatto anche a studenti di giurisprudenza e scienze politiche, che desiderano formarsi con uno sguardo proiettato al futuro. Infine, è una lettura preziosa per i cittadini interessati al rapporto tra tecnologia e democrazia, perché mostra come l’AI tocchi diritti fondamentali e istituzioni.
Intelligenza artificiale
Con l’avvento dell’Intelligenza artificiale generativa, la legal industry italiana è entrata in una fase di trasformazione profonda e irreversibile.Il diritto e la GenAI hanno in comune, infatti, un elemento strategico: il linguaggio.Il linguaggio come tecnologia attraverso cui si esprime il diritto, il linguaggio come insieme di dati con cui l’AI genera nuovi contenuti. Nell’azzardare una lista di elementi in comune tra i due ambiti, potremmo anche giungere ad una vera e propria provocazione: l’intelligenza artificiale generativa conquisterà facoltà di ragionamento tali da mettere in crisi il lavoro di interpretazione dello stesso diritto a cura dei giuristi in carne ed ossa? Una cosa è certa: non è più possibile trascurare l’impatto dell’AI nel settore legale; si è reso necessario studiarne gli effetti, immaginare nuovi percorsi del giurista 4.0 e prepararsi alla valutazione e alla tutela dei diritti delle persone in chiave digitale.Attraverso il racconto dei fatti e l’analisi puntuale di progetti istituzionali in essere, esperienze delle legaltech italiane e sfide regolatorie, il volume offre una fotografia aggiornata e viva di una rivoluzione in atto: una “life photo” che cattura il momento storico in cui diritto e tecnologia si intrecciano, tra opportunità, rischi e incertezze.Ma questo non è solo un libro per tecnici. È una riflessione utile a giuristi, professionisti del diritto, policy maker e cittadini: sulla necessità di costruire un’AI “affidabile”, sui nuovi equilibri democratici messi alla prova, sulla tutela dei diritti fondamentali in un ecosistema digitale dominato da logiche algoritmiche. Claudia MorelliGiornalista professionista, specializzata nei temi della legal industry e della digital transformation della giustizia, esperta di comunicazione legale e Legal Marketing. Professoressa a con- tratto presso l’Università di Bologna, dove insegna Comunicazione del Giurista, già responsabile della Comunicazione del Consiglio Nazionale Forense. Il presente volume, giunto alla seconda edizione aggiornata, è la sua prima riflessione organica sui temi della trasformazione digitale della professione forense.
Claudia Morelli | Maggioli Editore 2025
24.70 €
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