Il Jobs Act diventa realtà

Redazione 04/12/14
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La riforma del lavoro è diventata legge.

Con 166 voti favorevoli, 112 voti contrari e 1 voto astenuto è stato approvato ieri in Senato il Jobs Act, per il quale il Governo ha chiesto il voto di fiducia.
In questi giorni, in diverse città italiane, tensioni, proteste e scioperi hanno affiancato i lavori parlamentari al provvedimento.

Consulta il testo del Jobs Act approvato dal Senato

Modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, estensione degli ammortizzatori sociali, nuove regole per l’Aspi, cambiamenti nelle norme sui controlli a distanza, introduzione del contratto a tutele crescenti e superamento delle collaborazioni coordinate e continuative: sono le principali novità contenute nella delega sul lavoro.

Il Ministro del Lavoro,Giuliano Poletti, ha affermato che con l’approvazione definitiva del DDL, il Parlamento “ci consegna un testo significativamente cambiato e migliorato. Ora si dovrà procedere “speditamente” ai decreti attuativi, partendo da quelli per l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che vogliamo rendere operativo da gennaio”.

Mentre restiamo in attesa del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale e dei relativi Decreti Attuativi, riportiamo le modifiche introdotte nel mondo del lavoro dal Jobs Act.

 

Il nuovo articolo 18

L’articolo 18, la parte più controversa del Jobs act, sarà valido ancora per i vecchi assunti con contratto a tempo indeterminato.
Per i nuovi assunti scompare il diritto al reintegro per i licenziamenti di natura economica, mentre resta per quelli discriminatori e per alcune fattispecie di quelli disciplinari.

 

Maternità e aiuti ai disabili

Il Jobs Act prevede l’estensione della maternità anche alle lavoratrici parasubordinate
Sono previsti anche un credito d’imposta per le lavoratrici con figli minori o disabili non autosufficienti. Resta la norma secondo la quale un lavoratore può cedere a un collega giorni di ferie per permettergli di curare i figli minori malati gravi. 
Introdotte , inoltre, nuove misure per facilitare l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. Con il monitoraggio a distanza d’ impianti e strumenti di lavoro si spinge sul telelavoro e sulla flessibilità.

 

Cassa Integrazione

Riformata anche la Cassa Integrazione, per cui sarà impossibile autorizzare la cig in caso di cessazione «definitiva» di attività aziendale. 
L’obiettivo è di assicurare un sistema di garanzia universale per tutti i lavoratori con tutele uniformi e legate alla storia contributiva del dipendente.

 

Nuova Aspi

La durata del trattamento di disoccupazione dovrà essere rapportata alla «pregressa storia contributiva» del lavoratore con l’incremento della durata massima (per ora fissata a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con le carriere contributive più rilevanti.
Per le persone in situazione di disagio economico potrebbe essere introdotta dopo la fruizione dell’Aspi una ulteriore prestazione eventualmente priva di contributi figurativi.

 

Contratto a tutele crescenti

Arriva il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio per tutti i neoassunti.
Il fine è una disciplina organica delle varie tipologie contrattuali e il superamento delle collaborazioni coordinate e continuative, in modo da sfoltire le decine di forme contrattuali e le norme esistenti.


Controlli a distanza

E’ inoltre rivista la disciplina delle mansioni in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento.
Il passaggio da una mansione all’altra diventa più semplice (con la possibilità anche di demansionamento). Viene rivista anche la disciplina dei controlli a distanza con la possibilità di controllare impianti e strumenti di lavoro.

 

Incentivi all’assunzione

Si istituisce inoltre un’Agenzia nazionale per l’impiego e si punta a semplificare e razionalizzare le procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro al fine di ridurre gli adempimenti a carico di cittadini e imprese. L’obiettivo è svolgere tutti gli adempimenti per via telematica.

 

Consulta il testo definitivo del Jobs Act approvato dal Senato

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