Il Comune non può chiedere dati personali non necessari per l’iscrizione all’asilo nido

Redazione 01/10/13
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È quanto sottolineato dal Garante della Privacy in una decisione pubblicata il 27 settembre sulla sua newsletter ufficiale. In particolare è stata rilevata l’illiceità della raccolta dei dati personali effettuata da un Comune ai fini della predisposizione della graduatoria di ammissione per l’iscrizione all’asilo comunale dei bambini. Tra le informazioni richieste nel modulo, e ritenute dal Garante irrilevanti ai fini della verifica dei criteri previsti dal regolamento comunale per stilare l’elenco dei bambini ammessi, vi sono quelle riguardanti

a) il motivo di assenza di uno dei genitori dal nucleo familiare (“separazione, divorzio, morte, etc.”);

b) la presenza di un procedimento di affido o adozione in corso;

c) l’origine straniera di uno o entrambi i genitori, con l’indicazione dell’anno di ingresso in Italia;

d) la professione o la scuola frequentata da eventuali altri figli componenti il nucleo familiare;

e) il nome, il cognome, la data di nascita, la residenza dei nonni del minore e, nel caso nel caso questi risiedano sul territorio del Comune, anche l’occupazione, ivi compreso l’orario settimanale di lavoro, lo stato di salute e l’invalidità.

L’Autorità ha ordinato inoltre al Comune di cancellare i dati non pertinenti già acquisiti in violazione della disciplina sulla privacy.

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