Pubblicato in G.U. n. 26 del 2 febbraio 2016 il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 dicembre 2015 di programmazione dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2016.
Il provvedimento, per l’anno 2016, ammette una quota massima di 17.850 unità, comprese le quote da riservare alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo di permessi di soggiorno rilasciati ad altro titolo.
Nell’ambito della quota indicata sono ammessi in Italia 1.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi d’origine.
Nell’ambito della stessa quota, è inoltre consentito l’ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo, di 2.400 cittadini non comunitari residenti all’estero, appartenenti alle seguenti categorie:
a) imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di
interesse per l’economia italiana;
b) liberi professionisti che intendono esercitare professioni regolamentate o vigilate;
c) titolari di cariche societarie di amministrazione e di controllo;
d) artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione
professionale;
e) cittadini stranieri che intendono costituire imprese «start-up innovative» e che sono titolari di un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa.
Nell’ambito delle 17.850 unità previste, è autorizzata la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di:
a) 4.600 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;
b) 6.500 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
c) 1.300 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
Sono inoltre ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale, i cittadini non comunitari residenti all’estero entro una quota di 13.000 unità, da ripartire tra le regioni e le province autonome.
I termini per la presentazione delle domande decorrono:
a) per le categorie dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale ed autonomo dalle ore 9,00 del settimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto in parola nella Gazzetta Ufficiale;
b) per i lavoratori non comunitari stagionali dalle ore 9,00 del quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto in parola nella Gazzetta Ufficiale.
Vedi il testo del d.P.C.M. 14 dicembre 2015
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