Per ravvisare un interesse legittimo non ? di certo sufficiente che nell?ambito delle questioni da esaminare da parte del giudice vi sia anche incidentalmente quella della legittimit? di un atto, essendo invece necessario che il privato impugni direttamente il provvedimento autoritativo con cui la pubblica amministrazione ha sacrificato la sua posizione soggettiva prospettabile come interesse legittimo.
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Il Consiglio di Stato, Sez. IV, con la decisione numero 4008 del 28 luglio 2005 ci insegna che:
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<il potere del giudice amministrativo di ?disporre ?il risarcimento del danno, espressione il cui particolare significato questa Sezione ha gi? evidenziato (sent. 200 del 31 gennaio 2005), ? nell?attuale ordinamento, secondo la lettura offerta dalla Corte Costituzionale (n. 204/04), rigorosamente circoscritto alla sola ipotesi del previo annullamento dell?atto amministrativo, giacch? la ratio della sua attribuzione, essendo fondata sull?art. 24 Cost. ? quella di evitare a chi ha ottenuto l?annullamento giurisdizionale dell?atto amministrativo di percorrere tutti i gradi della giustizia ordinaria per ottenere la piena soddisfazione delle posizioni soggettive lese>
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Ma non solo.
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Per il Supremo giudice amministrativo infatti:
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<E la legittimit? del provvedimento amministrativo ? questione da esaminare non solo per la tutela dell?interesse legittimo ma anche dell?interesse sostanziale al bene della vita (diritto al compenso per l?attivit? lavorativa, esercizio dell?attivit? economica, autonomia negoziale, diritti di libert?) la cui ingiusta lesione determina la responsabilit? della pubblica amministrazione ex art.28 Cost>
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a cura di Sonia LAZZINI
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qui la decisione
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