Diritto e natura umana: la funzione sociale-adattiva del comportamento normativo

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Abstract
 
L’obiettivo di quest’articolo è quello di offrire una (re)interpretazione critica della genesi e dell’evoluzione, oggetto e scopo, oltre che utili criteri idonei ad interpretare, giustificare ed applicare il moderno diritto positivo, nell’intento di porre il pensiero filosofico e la teoria formale contemporanea sulla razionalità al servizio dell’argomentazione ermeneutica e giuridica. Il diritto non è altro che una strategia sociale-adattiva, seppur complessa, purtuttavia notevolmente carente, usata per articolare in modo argomentato – e non sempre giustamente – in forza del discernimento (prudence N.d.R.), elementari relazioni sociali attraverso le quali gli uomini costruiscono riconosciuti stili d’interazione e struttura sociale; per organizzare, ad esempio, e migliorare eticamente la vita politica e sociale in modo da impedire che il libero cittadino – ricco o povero che sia – debba temere l’intromissione arbitraria d’altri protagonisti sociali nel suo programma di vita.
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Atahualpa Fernandez

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