Diritto alla privacy – Scheda di Diritto

Il diritto alla privacy, o diritto alla riservatezza, rappresenta una delle principali conquiste dei sistemi giuridici moderni.

Redazione 03/02/25

Il diritto alla privacy, o diritto alla riservatezza, rappresenta una delle principali conquiste dei sistemi giuridici moderni, configurandosi come un diritto fondamentale dell’individuo. Esso tutela la sfera privata, personale e familiare delle persone, garantendo il controllo sui propri dati personali e proteggendo contro intrusioni illecite nella vita privata. In Italia, la privacy trova fondamento nella Costituzione, nella normativa europea e nel Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003, modificato dal D.lgs. 101/2018).

Indice

1. Fondamento normativo

  • Costituzione italiana
    Sebbene il termine “privacy” non sia esplicitamente menzionato, i seguenti articoli costituzionali ne costituiscono il fondamento:
    • Art. 2: Riconosce e garantisce i diritti inviolabili della persona, inclusa la riservatezza.
    • Art. 13: Tutela la libertà personale, comprendendo la protezione della sfera privata.
    • Art. 14 e 15: Proteggono il domicilio e la segretezza delle comunicazioni.
  • Normativa europea
    • Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (art. 7 e 8): Garantisce il rispetto della vita privata e familiare e stabilisce il diritto alla protezione dei dati personali.
    • Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR, Reg. UE 2016/679): Costituisce il principale strumento normativo per la tutela della privacy in Europa.
  • Normativa italiana
    • Codice della privacy (D.lgs. 196/2003): Adattato al GDPR, disciplina la protezione dei dati personali e le modalità di trattamento.
    • D.lgs. 101/2018: Introduce le modifiche necessarie per conformare la normativa nazionale al GDPR.

2. Definizione e ambito di applicazione


La privacy riguarda la protezione della vita privata e dei dati personali. In particolare, comprende:

  • Dati personali: Qualsiasi informazione che identifica o rende identificabile una persona fisica (es. nome, indirizzo, numero di telefono).
  • Dati particolari (ex dati sensibili): Informazioni che rivelano origini razziali, convinzioni religiose, stato di salute, orientamento sessuale, ecc.
  • Dati giudiziari: Riguardano condanne penali o reati.

L’ambito di applicazione è molto vasto, includendo la tutela della privacy:

  • Nel trattamento dei dati personali (digitali o cartacei).
  • Nella comunicazione digitale (es. email, social media).
  • Nell’ambiente lavorativo, scolastico o sanitario.

3. Principi fondamentali della protezione dei dati


Il GDPR e la normativa italiana stabiliscono i principi cardine che regolano il trattamento dei dati personali:

  • Liceità, correttezza e trasparenza: I dati devono essere trattati in modo legale e trasparente nei confronti dell’interessato.
  • Limitazione delle finalità: I dati devono essere raccolti per scopi specifici, espliciti e legittimi.
  • Minimizzazione dei dati: Devono essere raccolti solo i dati necessari per il raggiungimento delle finalità.
  • Esattezza: I dati devono essere accurati e aggiornati.
  • Limitazione della conservazione: I dati non devono essere conservati più del necessario.
  • Integrità e riservatezza: I dati devono essere trattati in modo sicuro per garantire protezione contro accessi non autorizzati.

4. Diritti dell’interessato


Il diritto alla privacy si concretizza attraverso i diritti dell’interessato, previsti dal GDPR:

  • Diritto di accesso: Ottenere conferma del trattamento dei propri dati e accedervi.
  • Diritto di rettifica: Correggere eventuali errori o imprecisioni nei dati.
  • Diritto alla cancellazione (diritto all’oblio): Richiedere la cancellazione dei dati, salvo motivi legittimi per conservarli.
  • Diritto di limitazione del trattamento: Limitare l’uso dei dati in determinate circostanze.
  • Diritto alla portabilità: Ricevere i dati personali in un formato strutturato e trasferirli ad altro titolare.
  • Diritto di opposizione: Opporsi al trattamento per motivi legittimi o per finalità di marketing diretto.

5. Responsabilità nel trattamento dei dati


Chi tratta i dati personali (titolare o responsabile del trattamento) è tenuto a rispettare obblighi specifici:

  • Garantire la conformità al GDPR e alle normative nazionali.
  • Adottare misure di sicurezza tecniche e organizzative.
  • Informare gli interessati sul trattamento dei dati tramite un’informativa chiara e dettagliata.
  • Notificare eventuali violazioni dei dati personali (data breach) al Garante per la protezione dei dati personali entro 72 ore.

6. Violazioni della privacy


Le violazioni della privacy possono comportare:

  • Conseguenze amministrative: Sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato annuo globale o 20 milioni di euro (art. 83 GDPR).
  • Conseguenze civili: Risarcimento del danno subito dall’interessato.
  • Conseguenze penali: In Italia, il trattamento illecito di dati personali può configurare reati previsti dal Codice della Privacy (es. art. 167 D.lgs. 196/2003).

7. Giurisprudenza rilevante


La giurisprudenza ha contribuito a delineare l’ambito del diritto alla privacy:

  • Corte di Giustizia UE, sentenza Google Spain (2014): Ha riconosciuto il diritto all’oblio nel contesto dei motori di ricerca.
  • Corte Costituzionale italiana, sentenza n. 20/2019: Ha affermato il diritto alla privacy anche in relazione al bilanciamento con la libertà di stampa.

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