Decreto sviluppo monstre

Redazione 20/10/11
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In oltre 140 articoli, disposizioni che vanno dai concorsi unici nella p.a. ai programmi speciali per aree di crisi fino alle liberalizzazioni.

di Fortunato Laurendi

Un mare magnum di disposizioni, che vanno dall’accelerazione degli interventi per le aree industriali in crisi a una raffica di liberalizzazioni. Gli oltre 140 articoli della bozza del decreto sviluppo, ormai in dirittura, che dovrebbe peraltro essere arricchito con una serie di voci di spesa, prevede programmi speciali per le aree di crisi proposti ed attuati dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia). Il ministero dello sviluppo economico, sentite le regioni interessate, approva i programmi speciali per le aree di crisi e trasmette annualmente al Cipe un rapporto sullo stato di attuazione degli interventi previsti. La norma prevede che l’attuazione dei programmi speciali per le aree di crisi, per i quali si richieda l’attività integrata e coordinata di amministrazioni centrali, regioni, enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, ovvero il finanziamento mediante risorse provenienti da istituzioni e soggetti diversi e l’armonizzazione dei procedimenti amministrativi, venga disciplinata da appositi accordi di programma. Per l’approvazione degli interventi previsti con gli accordi il ministero dello sviluppo usa le conferenze dei servizi. Viene prevista la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità delle opere e degli impianti compresi nei programmi speciali per le aree di crisi. Le attività dell’Agenzia vengono disciplinate mediante apposita Convenzione con il Mse. Le risorse a disposizione del ministero dello sviluppo economico derivanti dalla revoca di agevolazioni in via di esaurimento sono destinate ai contratti di sviluppo. Inoltre si stabilisce che “di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, una quota fino al 20% delle risorse” derivanti dalla revoca di agevolazioni può essere destinata a interventi di sostegno alle imprese previsti dalla normativa vigente, diversi da quelli dei contratti di sviluppo. “La norma proposta – si legge nella relazione – è diretta a consentire il reimpiego delle risorse rivenienti da interventi agevolativi in via di esaurimento per garantire, nonostante la difficile congiuntura, un adeguato afflusso di finanziamento allo strumento dei contratti di sviluppo, che rappresenta uno degli assi strategici della politica di incentivazione dell’attività imprenditoriale, essendo volti a favorire la realizzazione di investimenti rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno”.

 

Concorsi unici
Dal 1° gennaio 2013 i dirigenti e le figure professionali comuni a tutta la pubblica amministrazione verranno selezionati tramite concorsi unici. I concorsi unici verranno organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica “previa ricognizione del fabbisogno presso le amministrazioni interessate”. Le amministrazioni pubbliche potranno “assumere personale solo attingendo alle graduatorie di concorso predisposte presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, provvedendo a programmare, in quanto possibile, le quote annuali di assunzioni” ma “potranno essere autorizzate a svolgere direttamente i concorsi pubblici per specifiche professionalità”.

 

Liberalizzazioni
Tra le liberalizzazioni del decreto sviluppo c’è anche quella della produzione e del commercio della margarina e dei grassi idrogenati alimentari. Nella bozza del decreto è prevista l’abrogazione di una serie di norme che prevedono vincoli per questi tipo di attività, tra cui un comma di un articolo di un decreto legislativo del 1998, il 112: “è subordinato a una denuncia di inizio attività l’esercizio dell’attività relativa alla fabbricazione e alla gestione di depositi all’ingrosso di margarina e di grassi alimentari idrogenati”, recita il comma abrogato dal dl sviluppo. Liberalizzazioni anche in materia di “norme sul commercio all’ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, delle carni e dei prodotti ittici”: di fatto scompare l’albo per queste professioni. Liberalizzazioni anche per il facchinaggio, una completa liberalizzazione del commercio all’ingrosso del settore alimentare. Liberalizzazione anche in materia di attività di agenzia di affari, comprese quelle nel settore delle nel settore delle esposizioni, mostre e fiere campionarie.

 

Infrastrutture
Arrivano incentivi fiscali per investimenti in infrastrutture. “I soggetti aggiudicatari di nuove opere infrastrutturali comprese in piani o programmi approvate dalle competenti amministrazioni pubbliche, ai fini dell’imposta sulle società – si legge nella bozza di decreto – possono dedurre dal reddito di impresa l’equivalente degli aumenti di capitale destinati ad investimenti infrastrutturali”.

 

Polizza anti calamità
Arriva una polizza anti calamità naturali per garantire un’adeguata e tempestiva riparazione e ricostruzione di beni immobili privati destinati a uso abitativo danneggiati o distrutti da calamità naturali. Nella bozza si prevede “una copertura assicurativa obbligatoria del rischio calamità naturali nelle nuove polizze che garantiscono i fabbricati privati destinati ad uso abitativo contro l’incendio, con esclusione dei fabbricati abusivi, compresi i fabbricati abusivi per i quali pur essendo stata presentata la domanda di finizione dell’illecito edilizio, non sono stati corrisposti interamente l’oblazione e gli oneri accessori”.

 

Pagelle on line
Dal 2013 le scuole rilasceranno pagelle on-line e certificati scolastici in formato elettronico “per la gestione informatizzata delle carriere degli studenti e per consentire le iscrizioni e i pagamenti delle tasse scolastiche on-line”. Ma il Miur nella serata di ieri ha smentito la misura.

 

Infrastrutture
Arrivano gli incentivi fiscali per gli investimenti in infrastrutture. “I soggetti aggiudicatari di nuove opere infrastrutturali comprese in piani o programmi approvate dalle competenti amministrazioni pubbliche ai fini dell’imposta sulle società possono dedurre dal reddito di impresa l’equivalente degli aumenti di capitale proprio destinati a investimenti infrastrutturali”.

 

Contratto disponibilità opere pubbliche
Arriva il contratto di disponibilità per le opere pubbliche. Il contratto di disponibilità, si legge nel documento, “è l’operazione di partenariato pubblico-privato con il quale è affidata al contraente generale ovvero la società aggiudicataria, la costruzione a proprio rischio e spesa e la messa a disposizione al soggetto aggiudicatore di un’opera di proprietà privata destinata all’esercizio di un pubblico servizio”.

 

Zone a burocrazia zero
Zone a burocrazia zero sull’intero territorio nazionale in via sperimentale fino al 31.12.2013. Si tratta di un ampliamento di quanto già previsto, per le sole regioni del Sud, dalla legge del 30 luglio del 2010, per le nuove iniziative imprenditoriali che godono di alcuni vantaggi. Nella bozza del testo del provvedimento è previsto che i provvedimenti conclusivi dei procedimenti amministrativi di qualsiasi natura ed oggetto avviati su istanza di parte, fatta eccezione per quelli di natura tributaria, di pubblica sicurezza e di incolumità pubblica, sono adottati “dall’Ufficio territoriale dei governi, istituito in ciascun capoluogo di provincia”. Nessun nuovo o maggiore onore a carico del bilancio dello Stato e la partecipazione all’Ufficio territoriale del governo è a titolo gratuito e non comporta rimborsi.

 

Case degli enti di previdenza
Gli inquilini di case degli enti previdenziali di cui non sia stato completato il programma di dismissione possono, se hanno titolo all’acquisto, “esercitare il diritto di riscatto nel termine del 31 marzo 2012 mediante dichiarazione scritta inviata, anche in via telematica, all’ente proprietario”. Il prezzo dell’immobile risulta applicando un moltiplicatore pari a 100 alle rendite catastali determinate dalla Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali del ministero dell’economia. Al prezzo si “applica una riduzione dell’1% per ogni anno di anzianità della costruzione dell’immobile fino al limite massimo del 20%”.

 

Biglietto elettronico nel tram
Arriva il biglietto elettronico per bus e metro. “Al fine di incentivare l’uso degli strumenti elettronici per migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi connessi – si legge nel testo – le aziende di trasporto pubblico locale adottano sistemi di bigliettazione elettronica e di pagamento interoperabili a livello nazionale”.

 

Articolo tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it

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