Decreto sul pubblico impiego, diramata una nota di lettura ANCI

Redazione 11/09/13
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Lilla Laperuta

In  una nota diramata  il 9 settembre l’ANCI ha fornito una lettura del  D.L. 101 del 31 agosto 2013 soffermandosi sulle disposizioni di interesse per i Comuni riguardo il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle Pubbliche amministrazioni.

In particolare, l’ANCI evidenzia i seguenti punti d’intervento del  decreto:

a) utilizzo del lavoro flessibile nelle P.A., con la definizione di ulteriori vincoli ordinamentali per il ricorso ad esso e connesse sanzioni in caso di mancato rispetto degli stessi. In particolare vengono  inasprite le sanzioni in caso di violazione delle disposizioni in materia di lavoro a tempo determinato, per cui i contratti di lavoro a termine posti in essere in violazione dei limiti di legge sono nulli e determinano responsabilità erariale. I dirigenti sono, altresì, responsabili per mancato raggiungimento dei risultati, ai sensi dell’art.21 D.Lgs.165/2001. Al dirigente responsabile di irregolarità nell’utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata la retribuzione di risultato;

b) ricorso alle consulenze esterne, con la fissazione di  ulteriori limitazioni di natura finanziaria;

c) utilizzo del personale educativo e scolastico nelle scuole gestite dagli enti locali, chiarendo che anche a tale personale, come a quello statale, si applicano le deroghe in materia di rinnovi e durata dei contratti previste dal D.Lgs.368/2001;

d) l’esclusione di Aziende speciali edIstituzioni che gestiscono servizi scolastici e per l’infanzia, dal rispetto del Patto di stabilità e dai vincoli in materia di spese di personale;

e) gestione del personale nelle società partecipate, con la definizione di  nuovi strumenti per favorire la mobilità di tale personale nel caso in cui si registrino situazioni di eccedenza o nell’ambito di processi di ristrutturazione.

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