Il 15 giugno 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di misure urgenti e strutturali che realizzano una profilo ulteriore dell’Agenda per la crescita sostenibile (decreto crescita e sviluppo).
Tra le disposizioni introdotte si segnala l’articolo 24 che prevede l’istituzione di un contributo del 35%, con un tetto massimo di 200 mila euro riservato a tutte le imprese che effettuano nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato di profili altamente qualificati (dottori di ricerca, personale in possesso di una laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo).
Il diritto a fruire del credito d’imposta decade al verificarsi delle seguenti condizioni:
a) se, il numero complessivo dei dipendenti, è inferiore o pari a quello indicato nel bilancio presentato nel periodo di imposta precedente all’applicazione del presente beneficio fiscale;
b) se i posti di lavoro creati non sono conservati per un periodo minimo di tre anni, ovvero di due anni nel caso delle piccole e medie imprese;
c) nei casi in cui vengano definitivamente accertate violazioni non formali, sia alla normativa fiscale che a quella contributiva in materia di lavoro dipendente per le quali sono state irrogate sanzioni di importo non inferiore a euro 5.000, oppure violazioni alla normativa sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori previste dalle vigenti disposizioni, nonché nei casi in cui siano emanati provvedimenti definitivi della magistratura contro il datore di lavoro per condotta antisindacale.