Il presidente della Cdp Bassanini: “95 miliardi per imprese ed edilizia”
tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it
La Cassa depositi e prestiti mette a disposizione di enti locali, imprese e progetti infrastrutturali, la cifra record di 80 miliardi in tre anni, da ora fino a tutto il 2015. A questa somma potrebbero aggiungersi altri 15 miliardi (totale 95) se si dovesse allargare “il perimetro di attività del gruppo”.
Un pacchetto che diventerà operativo “se Governo e Parlamento decideranno che è il caso di chiedere a Cassa depositi e prestiti ulteriori sforzi a sostegno dell’economia del Paese”. Franco Bassanini, presidente Cdp, commenta il piano-monstre deciso due giorni fa dal cda della Cassa e paragonabile a una finanziaria del Governo. L’impegno massimo, infatti, è pari al 6% del Pil. «A perimetro e legislazione invariati il nostro apporto si attesta a 80 miliardi», precisa il presidente della società di via Goito. «che vuole dare impulso ai motori sani del sistema Italia».
È una massa ingente di denaro – il 6% del Pil nel triennio – e costituisce uno sforzo inedito da parte della Cassa. “È il nostro piano industriale – ha dichiarato l’ad della Cassa, Giovanni Gorno Tempini – ma è soprattutto una fortissima manovra anticiclica che punta a rivitalizzare le pubbliche amministrazioni, i progetti infrastrutturali e le imprese”.
I fondi sono a disposizione di tre realtà: gli enti locali, i soggetti (in genere consorzi) impegnati nelle infrastrutture e le imprese. Per gli enti pubblici e locali ci sono 23 miliardi nel triennio. Soldi che potrebbero andare a valorizzare i patrimoni edilizi, a ristrutturare il debito e anche all’edilizia scolastica. Per le infrastrutture ci sono 9 miliardi. Infine per le imprese ci sono ben 48 miliardi.
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