Correttivo Cartabia: procedibilità d’ufficio per mafia

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Il Consiglio dei Ministri, nell’adunanza di giovedì 19 gennaio 2023, su proposta del Ministro della giustizia, ha approvato, mediante la procedura d’urgenza, un disegno di legge finalizzato a introdurre norme in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto obbligatorio in flagranza.

Indice

1. L’aggravante del metodo mafioso

Il testo, che va a modificare la riforma penale Cartabia, contempla la procedibilità d’ufficio per tutti i reati per i quali sia contestata l’aggravante del “metodo mafioso” o della finalità di terrorismo o di eversione. Inoltre, la procedibilità d’ufficio è prevista puree per il reato di lesione personale, quando sia posto in essere da persona sottoposta a una misura di prevenzione personale, fino ai tre anni successivi al termine della misura medesima.

2. Quando non serve la querela

Lo stesso testo prevede, inoltre, che l’arresto in flagranza previsto come obbligatorio debba essere eseguito anche in mancanza della querela, nelle ipotesi ove la persona offesa non sia presente o prontamente rintracciabile. In tali casi, gli ufficiali o gli agenti di polizia giudiziaria dovranno effettuare tempestivamente ogni utile ricerca della persona offesa e, ove la querela non fosse presentata nel termine di quarantotto ore dall’arresto o la persona offesa decidesse di rinunciarvi, l’arrestato sarà rimesso immediatamente in libertà.

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Al volume è associata un’area online in cui verranno caricati i contenuti aggiuntivi legati alle eventuali novità e modifiche che interesseranno la riforma con l’entrata in vigore.Aggiornato ai decreti attuativi della Riforma Cartabia, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre 2022, la presente opera procede ad una disamina della novella, articolo per articolo.Il Legislatore delegato è intervenuto in modo organico sulla disciplina processualpenalistica e quella penalistica, apportando considerevoli modificazioni nell’ottica di garantire un processo penale più efficace ed efficiente, anche attraverso meccanismi deflattivi e la digitalizzazione del sistema, oltre che ad essere rivolte al potenziamento delle garanzie difensive e della tutela della vittima del reato.La riforma prevede poi l’introduzione della giustizia riparativa, istituto in larga parte del tutto innovativo rispetto a quanto previsto in precedenza dall’ordinamento.Antonio Di Tullio D’ElisiisAvvocato iscritto presso il Foro di Larino (CB). Referente di Diritto e procedura penale della rivista telematica http://diritto.it. Membro del comitato scientifico della Camera penale di Larino. Collaboratore stabile dell’Osservatorio antimafia del Molise “Antonino Caponnetto”. Membro del Comitato Scientifico di Ratio Legis, Rivista giuridica telematica.

Antonio Di Tullio D’Elisiis | Maggioli Editore 2022

Avv. Biarella Laura

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