Copie e certificati ai fini di giustizia, rideterminati gli importi

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E’ stato pubblicato in data 26 luglio 2018, il Decreto ministeriale n. 4 luglio del 2018 con cui il Ministero della Giustizia ha adeguato gli importi del diritto di copia e  di  certificato  ai sensi dell’articolo 274 del decreto del Presidente  della  Repubblica 30 maggio 2002, n. 115[1].

In particolare, l’art. 1 di questo decreto, intitolato “Diritto di certificato”, ha stabilito che l’importo del diritto di certificato previsto dalle lettere a) e b) dell’art. 273 del Testo unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari in materia di spese di giustizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, e’ aggiornato ad € 3,87”.

Pertanto, per ogni certificato richiesto dalle parti, vale a dire il certificato del casellario giudiziale, quello dei carichi pendenti e quello delle sanzioni amministrative dipendenti da reato (così: art. 273, c. 1, lett. a), d.p.r. n. 115 del 2002 e art. 273, c. 1, lett. b), d.p.r. n. 115 del 2002), l’importo del diritto di certificato non è più di € 3,84, ma di € 3,87.

Dal canto suo, l’art. 2 di questo decreto, denominato “Diritto di copia”, ha rideterminato i costi per le copie statuendo quanto segue: “1.  Gli  importi  del  diritto  di  copia  indicati  nelle  tabelle contenute  negli  allegati  n.  6,  7  e  8,  al  Testo  unico  delle disposizioni legislative e  regolamentari  in  materia  di  spese  di giustizia, approvato con decreto del Presidente della  Repubblica  30 maggio 2002, n. 115, sono aggiornati come indicato in questa Tabella 

Questi sono dunque i nuovi costi per chi, non essendo ammesso al gratuito patrocinio, chieda il certificato del casellario giudiziale, quello dei carichi pendenti e quello delle sanzioni amministrative dipendenti da reato ovvero la copia di atti giudiziari.

[1]Ai sensi del quale: “La misura degli importi del diritto di copia e del diritto di certificato è adeguata ogni tre anni, in relazione alla variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati verificatasi nel triennio precedente, con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze”.

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

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