Consob: dematerializzati i flussi di documenti

Redazione 12/07/13
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A partire dal 1° luglio 2013, la Consob, dopo un’intensa fase di studio, ha dematerializzato l’insieme dei flussi di documenti relativi alla propria attività istituzionale.

L’Istituto si è così adeguato alle previsioni del Codice dell’amministrazione digitale, varando un nuovo sistema di gestione dei documenti, contrassegnato dall’acronimo DEMACO- dematerializzazione atti Consob, improntato alla dematerializzazione dei flussi documentali da e verso l’esterno, oltre che interni.

La finalità che tale operazione si prefigge è quella di rendere più efficace ed efficiente l’azione istituzionale attraverso la semplificazione dei processi gestionali ed operativi, grazie anche all’utilizzo di strumenti di interrelazione con l’esterno più tempestivi e tecnologicamente avanzati. La realizzazione del sistema per la gestione dematerializzata dei flussi documentali è peraltro coerente con gli obiettivi di miglioramento della qualità della spesa e di contenimento degli oneri a carico dei soggetti, professionali e non, che intrattengono rapporti con la Consob.

Si ricorda, inoltre, che dal 1° luglio 2013 la Pec (Posta elettronica certificata) è divenuta il canale privilegiato di comunicazione della Consob con gli utenti esterni; pertanto, ai soggetti vigilati si rammenta che è oramai operante la previsione di avvalersi della posta elettronica certificata quale canale di comunicazione nei rapporti con le amministrazioni pubbliche, anche per l’adempimento degli obblighi previsti da disposizioni di legge e regolamentari. Restano naturalmente attivi gli specifici indirizzi Pec già noti al mercato e da utilizzare per l’invio agli uffici della Consob di specifici flussi informativi e documentali, come anche i canali telematici dedicati già da tempo operanti.

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