Consiglio UE: imposizione fiscale minima a grandi aziende

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L’utile dei grandi gruppi multinazionali e nazionali o delle grandi imprese con un fatturato annuo globale pari ad almeno 750 milioni di EUR sarà assoggettato a un’aliquota d’imposta che non potrà essere inferiore al 15%.

Indice

1. L’accordo unanime sulla tassazione delle multinazionali

Il Consiglio dell’UE, con un comunicato stampa del 12 dicembre 2022, ha reso noto che gli Stati membri dell’UE hanno raggiunto un accordo preordinato ad attuare, a livello dell’UE, la componente relativa all’imposizione minima (cd. secondo pilastro) della riforma in materia di tassazione internazionale dell’OCSE. Gli ambasciatori degli Stati membri presso l’UE hanno deciso di raccomandare al Consiglio di adottare la direttiva relativa al secondo pilastro per la cui adozione formale sarà avviata una procedura scritta. Il Comitato dei rappresentanti permanenti ha raggiunto, il 12 dicembre, il consenso unanime richiesto.

2. L’aliquota minima da applicare alle grandi imprese

L’effettiva attuazione della direttiva limiterà la corsa al ribasso delle aliquote dell’imposta sulle società. L’utile dei grandi gruppi multinazionali e nazionali o delle grandi imprese con un fatturato annuo complessivo pari ad almeno 750 milioni di EUR sarà assoggettato a un’aliquota d’imposta che non potrà essere inferiore al 15%. La novella normativa ridurrà il rischio di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili, quindi garantirà il pagamento dell’aliquota minima globale convenuta per l’imposta sulle società da parte dei maggiori gruppi multinazionali.

3. L’accordo dell’ottobre 2021

L’8 ottobre 2021 quasi 140 paesi del quadro inclusivo dell’OCSE/G20 sull’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (BEPS) avevano raggiunto un accordo storico sulla riforma della tassazione internazionale, come pure su un piano di attuazione dettagliato.

4. La riforma delle norme in materia di tassazione internazionale delle società

Consiste in due pilastri:

  • Il primo pilastro riguarda il nuovo sistema di attribuzione dei diritti di imposizione delle maggiori imprese multinazionali alle giurisdizioni in cui sono realizzati gli utili. L’elemento fondamentale di tale pilastro è una convenzione multilaterale, e i lavori tecnici sui dettagli sono in corso nell’ambito del quadro inclusivo;
  • Il secondo pilastro comprende norme preordinate a ridurre le possibilità di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili, affinché i maggiori gruppi multinazionali di imprese versino un’aliquota minima di imposta sulle società. A livello giuridico tale pilastro risulta ora sancito in una direttiva dell’UE che è stata adottata all’unanimità col voto favorevole di tutti gli Stati membri.

Il 22 dicembre 2021 la Commissione aveva presentato una proposta di direttiva per attuare il secondo pilastro in modo coerente e compatibile con il diritto dell’UE.

Avv. Biarella Laura

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