Nuovo Codice dei contratti pubblici: principio di rotazione

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Il principio della rotazione degli affidamenti comporta l’individuazione da parte della stazione appaltante di un altro operatore, per lo stesso contratto, in grado di svolgere la fornitura e il servizio, o di eseguire il lavoro, favorendo in questo modo anche l’apertura alla concorrenza e al mercato, anche se ciò potrebbe comportare la rinuncia forzata dell’affidamento al gestore uscente che in realtà ha svolto un ottimo compito e per cui, salvo adeguata motivazione, bisogna privarsene. Il nuovo Codice è intervenuto sul principio di rotazione prevedendolo nel dettato normativo e attenuandone il campo di applicazione.

Indice

1. Il principio di rotazione: la finalità


Il principio di rotazione rappresenta una garanzia per l’applicazione del principio concorrenza che, nel nuovo Codice, d.lgs. del 31 marzo 2023, n. 36, rappresenta non un fine ma è funzionale a conseguire il miglior risultato possibile nell’affidare ed eseguire i contratti.
La ratio del principio di rotazione funzionale ad assicurare l’alternanza degli operatori economici per gli affidamenti di contratti pubblici, potendo in questo modo evitare che l’eccessivo utilizzo del potere decisionale di scelta di cui è dotata la stazione appaltante si traduca in un mezzo per favorire un particolare operatore economico, per eludere la concorrenza o per alimentare la corruzione[1].


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2. Il principio di rotazione nel nuovo Codice


Nel nuovo Codice, in particolare all’articolo 49, si dispone che gli affidamenti avvengono nel rispetto del principio di rotazione, quindi in continuità con la disciplina pregressa, in particolare con le linee guida n. 3, tale disposizione ha lo scopo di evitare che il gestore uscente, forte del “bagaglio di informazioni” acquisito, possa prevalere sugli altri operatori economici.
Nel nuovo Codice, in realtà, viene però attenuato tale principio di rotazione, perché difatti viene disposta la deroga per i c.d. microaffidamenti, ovvero gli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro. Inoltre, altra deroga è ammessa qualora l’indagine di mercato sia stata effettuata senza porre limiti al numero di operatori economici in possesso dei requisiti richiesti da invitare alla successiva procedura negoziata. Altra casistica alla quale non si applica il principio in argomento consiste nella struttura del mercato e nella effettiva assenza di alternative, adeguatamente motivata. La deroga è ammessa anche nel caso in cui l’operatore economico uscente abbia accuratamente svolto l’esecuzione del contratto affidato.
Risulta fondamentale considerare che, in applicazione del principio di rotazione, è vietato l’affidamento o l’aggiudicazione di un appalto al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano a oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi.
Inoltre, la stazione appaltante può ripartire gli affidamenti in fasce in base al valore economico.
Pertanto, il principio di rotazione:

  • si applica con riferimento all’affidamento immediatamente successivo nei casi in cui i due consecutivi affidamenti precedenti abbiano ad oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, ovvero nella stessa categoria di opere, ovvero ancora nello stesso settore di servizi;
  • Non si applica quando l’indagine di mercato sia stata effettuata senza porre limiti al numero di operatori economici in possesso dei requisiti richiesti da invitare alla successiva procedura negoziata;
  • Non si applica ai c.d. microaffidamenti;
  • Si applica al solo affidamento e non anche agli inviti;
  • La stazione appaltante, con proprio provvedimento, appaltante può ripartire gli affidamenti in fasce in base al valore economico[2]

Volumi consigliati per l’approfondimento


I volumi di Maggioli Editore per avere un quadro completo sul nuovo Codice dei Contratti pubblici (2023)

  1. [1]

    Pellegrino A., Il principio di rotazione nel Codice dei contratti, www.diritto.it, 2022.

  2. [2]

    Massari A., Il nuovo codice dei contratti pubblici 2023, Santarcangelo di Romagna, Maggioli Editore, 2023

Armando Pellegrino

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