Bollette luce e gas: sospesi gli aumenti di luglio?

Redazione 21/07/16
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Leggi qui il decreto cautelare n. 911/2016 del TAR Lombardia.

 

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha temporaneamente bloccato gli aumenti di bolletta luce e gas previsti per luglio. Con il decreto cautelare n. 911 del 19 luglio 2016, la Sezione II del TAR di Milano ha dunque deciso di ascoltare l’associazione per la difesa dei consumatori Codacons e di opporsi alla decisione dell’Autorità garante per l’energia elettrica.

 

Il ricorso della Codacons e il decreto del TAR Lombardia

La Codacons ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo per opporsi all’aumento della bolletta previsto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI). L’AEEGSI aveva infatti stabilito, con deliberazione n. 354/2016/R/EEL del 28 giugno 2016, un adeguamento del 4,3% della bolletta dell’elettricità e dell’1,9% della bolletta del gas. La decisione era stata presa in seguito al rilevamento di “comportamenti economicamente non lineari” di vari operatori “nell’ambito del servizio del dispacciamento dell’energia elettrica”. Il successivo aumento dei costi sostenuti da Terna (il gestore della rete) e l’incremento dei costi di approvvigionamento hanno dunque portato all’aumento della bolletta. L’Autorità garante ha al contempo avviato un procedimento “in relazione ai detti casi di non linearità commerciale ed economica”.

Il Tribunale Amministrativo Regionale si è espresso a favore della Codacons e ha decretato la sospensione dell’efficacia della deliberazione AEEGSI del 28 giugno. Come si legge nel decreto cautelare, è sembrato opportuno ai giudici che “solo alle relative conclusioni” delle indagini dall’Autorità garante “possano essere ridefiniti quegli aumenti percentuali già posti a carico dell’utente finale a decorrere dall’1 luglio del c.a.”. Il Tribunale ha infatti ritenuto che un aumento improvviso delle bollette di luce e gas potrebbe recare “un immanente danno grave ed irreparabile soprattutto per la vastissima platea che compone i singoli utenti finali (per lo più famiglie ed utenti non gestori di attività produttive, percettori di bassi redditi)”. D’altro canto, fa notare il decreto, in caso in cui i suddetti aumenti si dimostrassero legittimi, questi “potranno essere agevolmente recuperati nell’ambito degli ulteriori sistemi di fatturazione attraverso idonee ed eque modalità di prelievo”.

 

La reazione dell’Autorità garante

Il decreto del TAR della Lombardia è dunque una misura preventiva da attuare in via cautelare: la sorte degli aumenti delle bollette si deciderà definitivamente solo con la Camera di Consiglio del prossimo 15 settembre. Nel frattempo, però, l’Autorità garante ha emanato una delibera immediata proponendo l’immediata istanza di revoca del decreto del TAR. Il presidente dell’AEEGSI Guido Bortoni ha infatti dichiarato che questo si basa “su un’erronea rappresentazione degli elementi di fatto e di diritto rilevanti”.

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