Avvocati, i nuovi compensi per l’attività forense

Redazione 14/12/17
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Avvocati: i nuovi parametri forensi

Si sta concludendo l’iter che modifica i compensi per gli Avvocati. Il decreto Ministeriale risale al 2014 e gli ultimi parametri risalgono al 2012. Si è dunque in evidente ritardo rispetto alla previsione per cui l’aggiornamento dovrebbe avvenire ogni due anni.

Le novità per gli Avvocati non sono poche, sia dal alto stragiudiziale che da quello strettamente processuale; novità anche per i componenti i collegi nell’ambito dei procedimenti arbitrali.

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Le novità nelle fasi stragiudiziali e giudiziali

Innanzitutto, il Decreto prevede degli interventi nelle fasi stragiudiziali. E’ previsto un compenso ad hoc per l’avvocato che presta la propria attività nell’ambito dei procedimenti di negoziazione assistita e di mediazione, venendo stabilite delle tabelle apposite che seguono scaglioni predeterminati, in base alla fase procedimentale in cui l’avvocato interviene e, altresì, in base al valore della controversia. Analogamente a quanto avviene nell’ambito del procedimenti civili.

Inoltre, si prevede una limitazione alla discrezionalità del giudice, il quale dovrà rispettare una soglia numerica minima di compenso, per non rischiare che questo sia inadeguato rispetto all’attività prestata dal professionista. In generale, è stabilito infatti che il parametro non può essere diminuito oltre al 50 per cento; (per la fase istruttoria, non oltre il 70 per cento).

Sul piano giudiziale, è stabilito un compenso percentuale nell’ipotesi di assistenza ad una pluralità di persone, sia in ambito di procedimento penale che di procedimento civile. In particolare, per entrambi  i giudizi, è prevista una percentuale del 30 per cento per ogni cliente successivo al primo e fino al decimo; mentre, una percentuale del 10 per cento per ogni soggetto oltre il decimo e sino al massimo di trenta.

Per quanto attiene i procedimenti amministrativi, il Decreto dispone un compenso ulteriore, pari al 50 per cento, nel caso di proposizione dei motivi aggiunti nell’ambito della fase introduttiva del giudizio.

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