L’arresto di un associato al traffico illecito di sostanze stupefacenti interrompe il vincolo associativo? Per approfondire ulteriormente il tema della legislazione in materia di stupefacenti, consigliamo il volume Stupefacenti – Manuale pratico operativo
Indice
- 1. La questione: mancata considerazione dello stato di detenzione ininterrotta, successivo alla concessione del beneficio della liberazione anticipata
- 2. La soluzione adottata dalla Cassazione
- 3. Conclusioni: l’arresto di un associato al traffico illecito di sostanze stupefacenti interrompe il vincolo associativo
1. La questione: mancata considerazione dello stato di detenzione ininterrotta, successivo alla concessione del beneficio della liberazione anticipata
Il Tribunale di sorveglianza di Bari accoglieva una richiesta di revoca della liberazione anticipata concessa a seguito di una sentenza di condanna, relativa al reato di cui all’art. 74 d.P.R. n. 309 del 1990.
Ciò posto, avverso questa decisione ricorreva per Cassazione il difensore del ristretto il quale, tra i motivi ivi addotti, denunciava la mancata considerazione dello stato di detenzione ininterrotta, successivo alla concessione del beneficio della liberazione anticipata. Per approfondire ulteriormente il tema della legislazione in materia di stupefacenti, consigliamo il volume Stupefacenti – Manuale pratico operativo
Stupefacenti – Manuale pratico operativo
Il presente manuale vuole offrire una panoramica della disciplina giuridica degli stupefacenti che, partendo dalla ricostruzione dell’iter normativo e giurisprudenziale segnato dalle molteplici riforme e decisioni della Corte costituzionale, affronta le problematiche più attuali all’attenzione delle aule giudiziarie.Il richiamo continuo alla giurisprudenza e alla dottrina consente di avere chiari punti di riferimento per un approccio critico e, nello stesso tempo, pratico alla disamina delle questioni trattate. L’analisi delle fattispecie incriminatrici – tra cui ampio spazio è dedicato, tra gli altri, al reato associativo, alla coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente, al fatto lieve – ripercorre i principali arresti di legittimità e spunti di riflessione utili all’operatore del diritto.Un particolare focus è stato riservato alle misure cautelari reali, con specifico riferimento ai sequestri di canapa industriale, per via delle problematiche ancora irrisolte nella giurisprudenza, tra cui il tema dell’efficacia drogante e della commercializzazione delle infiorescenze e dei preparati a base di cannabidiolo (CBD).Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti,Avvocati cassazionisti del Foro di Roma, titolari dell’omonimo Studio legale che da anni ha una particolare attenzione al fenomeno degli stupefacenti e al mercato della canapa industriale. Relatori in convegni e corsi di formazione.
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2. La soluzione adottata dalla Cassazione
Il Supremo Consesso riteneva il motivo suesposto infondato.
In particolare, per gli Ermellini, pur a fronte di quell’orientamento nomofilattico secondo cui, nella partecipazione all’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, l’arresto dell’associato, elidendo la possibilità dello stesso di continuare la comune attività criminale, determina l’interruzione del vincolo associativo, salvo che ricorrano elementi positivi idonei a escludere tale dissociazione (Sez. 6, n. n. 4004 del 29/11/2023; Sez. 1, n. 48643 del 10/06/2015; Sez. 4, n. 34258 del 25/05/2007), tuttavia, nel caso di specie, la deduzione del ricorrente era reputata del tutto generica posto che si collegava soltanto allo status detentionis del condannato, di cui si elencavano solo i periodi, ma non era evidenziato in che punto i provvedimenti di merito avessero escluso l’assenza di apporti positivi al sodalizio successivi all’arresto del ricorrente.
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3. Conclusioni: l’arresto di un associato al traffico illecito di sostanze stupefacenti interrompe il vincolo associativo
La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito se l’arresto di un associato al traffico illecito di sostanze stupefacenti interrompe il vincolo associativo.
Si fornisce difatti una risposta positiva a siffatto quesito sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo con cui è stato per l’appunto postulato che, nella partecipazione a un’associazione per il traffico illecito di sostanze stupefacenti, l’arresto dell’associato interrompe il vincolo associativo, a meno che non sussistano elementi che escludano tale dissociazione.
Tale provvedimento, quindi, deve essere preso nella dovuta considerazione al fine di correttamente appurare quando l’arresto di taluno possa ritenersi fattore interruttivo della sua partecipazione a siffatto sodalizio criminale.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su tale tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.
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