Antitrust: migliorano la sicurezza e la trasparenza dei procedimenti

Redazione 18/10/11
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di Anna Costagliola

La Commissione europea ha adottato una serie di misure volte ad aumentare l’interazione con le parti nei procedimenti antitrust e a rafforzare i meccanismi di tutela dei diritti procedurali delle parti stesse. Queste misure sono state concertate in conformità all’esigenza di adattare gli attuali sistemi della concorrenza ad un contesto di riferimento in rapida trasformazione per effetto di alcuni eventi cruciali che ne hanno imposto una rivisitazione in funzione di una più efficace applicazione delle regole di concorrenza dell’Unione europea nell’interesse dei consumatori e delle imprese. Esse consentono di realizzare una maggiore trasparenza ed equità dei procedimenti in materia di concorrenza e forniranno alle parti indicazioni chiare su cosa aspettarsi nelle varie fasi di un’indagine antitrust, aumentando la loro capacità di interagire con i servizi della Commissione. In caso di controversia in merito ai diritti procedurali, le parti possono rivolgersi al consigliere-auditore, per il quale è stato designato un ruolo rafforzato nell’ambito dell’intero procedimento antitrust.

Il nuovo pacchetto di misure si articola in tre documenti che spiegano in dettaglio gli obiettivi e il funzionamento dei procedimenti antitrust. Il primo di questi è relativo alle «Migliori pratiche relative ai procedimenti in materia di antitrust», con cui vengono chiariti tutti gli aspetti dei procedimenti antitrust, dalle modalità applicate dalla Commissione per decidere se dare priorità ad un determinato caso fino all’eventuale adozione di una decisione in merito. Lo scopo delle «migliori pratiche» è migliorare ulteriormente le procedure, aumentando la trasparenza e garantendo al contempo l’efficacia delle inchieste della Commissione. Quest’ultima seguirà, nell’ambito di dette procedure, le seguenti pratiche, peraltro già in atto a partire dal 2010:

a) avvio precoce del procedimento formale;

b) riunioni sullo stato di avanzamento in momenti chiave del procedimento;

c) divulgazione delle principali informazioni, già nella fase di indagine;

d) annuncio pubblico dell’avvio e della chiusura del procedimento nonché dell’invio di una comunicazione degli addebiti;

e) indicazioni sul modo in cui viene utilizzata in pratica la procedura relativa agli impegni.

Dopo una consultazione pubblica, lanciata nel gennaio 2010, e dopo aver acquisito esperienza con le migliori pratiche nella loro forma di progetto, sono stati apportati ulteriori miglioramenti relativamente ai seguenti ambiti:

a) nella comunicazione degli addebiti si informano le parti sui principali parametri applicati per l’eventuale imposizione di ammende;

b) le riunioni sullo stato di avanzamento sono estese ai casi di cartello e agli autori delle denunce in circostanze specifiche;

c) i denunzianti e i terzi hanno un migliore accesso alle principali informazioni trasmesse, quali studi economici, prima della comunicazione degli addebiti;

d) le decisioni di rigetto delle denunce sono pubblicate in forma integrale o in sintesi.

Il pacchetto comprende anche la revisione del mandato del consigliere-auditore, con un rafforzamento del ruolo ed un ampliamento delle relative funzioni. Il consigliere-auditore è indipendente rispetto ai servizi che gestiscono i casi e svolge un ruolo fondamentale in quanto guardiano dei diritti procedurali nei procedimenti in materia di concorrenza.

In particolare, il nuovo mandato consente al consigliere-auditore di intervenire durante la fase di indagine con nuove e più importanti funzioni. Tra gli altri importanti sviluppi connessi alla sua figura sono ancora da segnalare:

a) un ruolo rafforzato per quanto riguarda la preparazione e lo svolgimento dell’audizione orale;

b) la stesura di relazioni relative all’esercizio effettivo dei diritti procedurali per l’intero procedimento, compresa la fase di indagine;

c) la possibilità concessa alle parti di deferire le questioni al consigliere-auditore nelle procedure antitrust relative ad impegni.

In considerazione, poi, della crescente importanza degli aspetti economici in casi complessi, per cui la Commissione richiede spesso dati economici consistenti e le parti avanzano spesso argomentazioni che si basano su teorie economiche complesse, il pacchetto contiene ancora ulteriori sviluppi delle migliori pratiche da applicare per la presentazione degli elementi di prova di natura economica.

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