Anci scrive al Governo: concretizzare gli impegni presi sull’Imu

Redazione 06/09/13
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Poi su service tax, nuovo Patto di stabilità e riscossione tributi il presidente Anci chiede un confronto al più presto

 

tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it

 

Una lettera al Premier Letta e ai Ministri Saccomanni e Delrio per chiedere di avviare, quanto prima, un confronto che renda concreti gli impegni presi dal Governo negli incontri avuti in agosto con i sindaci. Nella richiesta Anci solleciterà, inoltre, l’erogazione tempestiva sia delle risorse a copertura dell’Imu (4,5 miliardi di euro) sia l’erogazione dei 2,3 miliardi mancanti del fondo di solidarietà. È quanto deciso dall’Ufficio di presidenza dell’Anci che, nella seduta di ieri, ha anche deciso di avviare una riflessione per raccogliere proposte e osservazioni dei sindaci e degli amministratori sulla finanza locale.

“In queste settimane – ha detto Fassino al termine della riunione – abbiamo ribadito le nostre richieste e la necessità che i provvedimenti che il Governo adotterà non siano episodici e congiunturali ma rappresentino l’apertura di una nuova fase nei rapporti Stato-Comuni”.
Una nuova interlocuzione fondata “sul riconoscimento del ruolo fondamentale che i comuni hanno nel Paese” il che vuol dire “riconoscimento della loro autonomia, non più riduzione di trasferimenti nel 2014, completa titolarità sulla finanza locale, revisione del patto di stabilità” e la fine della tendenza “a riempire i provvedimenti di norme ordinamentali che toccano i comuni”.
Fassino ha poi spiegato che i sindaci “non sono dipendenti dell’amministrazione statale ma eletti dai cittadini. Come organizzarci – ha quindi rimarcato – è responsabilità nostra davanti a cittadini, non ce lo deve dire chi non saprebbe gestire neanche un condominio”.

Sull’Imu il presidente Anci è tornato a chiedere tutto l’introito del 2013: “questa garanzia – ha aggiunto – si traduca in tempestiva e rapida erogazione delle coperture: prima tranche da 2,5 miliardi, e entro fine anno altri 2 miliardi per la seconda”.
Fin qui le richieste ma, in attesa di conoscere le intenzioni del Governo, Anci metterà nero su bianco in una piattaforma di richieste che i sindaci elaboreranno “per rappresentare il punto di vista dei sindaci dal quale partire in materia di finanza locale”. Il presidente Anci ha infatti annunciato che in occasione dell’assemblea su Expo 2015 dei primi cittadini, il 23 settembre a Milano, l’associazione formulerà le proprie proposte, che verranno, tra l’altro, da un forum tra sindaci e amministratori.

E se sulla service tax Fassino l’auspicio è che sia “condivisa, di competenza esclusiva degli enti locali, equa e sostenibile per le famiglie”, su altri due temi caldi il presidente Anci chiede un confronto al più presto: “serve un nuovo Patto di stabilità e un confronto sulle modalità di riscossione dei tributi perché – ha concluso – entro il 31 dicembre cesserà l’attività di Equitalia; quindi è urgente sapere cosa accadrà nel 2014”.

Intanto ieri mattina – riportato qui di seguito – il Viminale ha erogato ai comuni i 2,5 miliardi che rappresentano la seconda rata del Fondo di solidarietà. I criteri di ripartizione ufficiali, in realtà, devono ancora vedere la luce, ma il Viminale ha anticipato i tempi applicando la spending review “corretta” dalla legge di conversione del decreto sbloccadebiti, anche per evitare crisi di liquidità ai comuni: l’assegno più pesante arriva a Napoli (137,2 milioni), seguita da Palermo (54,6) e Torino (47,3), mentre a Milano e Roma non spetta al momento nulla perché il gettito Imu e i tagli hano già azzerato le “competenze”.

Redazione

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