Alcune riflessioni su bilanciamento degli interessi e costi delle decisioni

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??????????????? Vi sono fatti recenti che solo apparentemente risultano estranei fra loro, quali il rapimento di Italiani nello Yemen o i disservizi di Trenitalia, indipendentemente da circostanze contingenti o specifiche, che possono essere per i rapimenti il desiderio della dimostrazione della propria eccezionalit?, del rischio quale elemento che riempie e soddisfa l?essere o della pura e semplice curiosit? unita alla fede sulla propria superiore immunit?, oppure per i treni l?aumento del costo del lavoro dovuto agli effetti contrattuali, il consistente incremento degli ammortamenti per la crescita degli investimenti, i mancati adeguamenti tariffari previsti dal piano industriale 2005-2008 ma mai attuati, la mancata restituzione dell?IVA da parte delle Regioni, la riduzione del personale nei settori della manutenzione, ecc.

??????????????? Quello che manca ? il superamento della visione unidimensionale del problema fondato sulle necessit? impellenti, senza almeno cercare di prevedere le ricadute maggiori che derivano da ogni singola azione. O per preminenti e male interpretati motivi etici relativamente alla Farnesina per i nostri turisti all?estero, o per inseguire un massiccio risanamento economico perdendo di vista la funzione della mobilit? certa e a bassi costi necessaria per un migliore utilizzo dei fattori economici; si ? finito, nel caso di Trenitalia approfittando del monopolio di fatto, per esternalizzare scaricando sulla collettivit? le inefficienze del sistema.

??????????????? Sicuramente vi ? un ?forte comando politico?, come per il trasporto aereo e le poste, che determina degli equilibri spostati non sull?efficienza ma su altri interessi propri del mondo politico. Anche il settore ?turisti all?arrembaggio? nelle aree sconsigliate dalla Farnesina non si accolla i possibili rischi e le spese per il recupero mediante sottoscrizione di idonee polizze, ma fida sconsideratamente sugli interventi gratuiti del Ministero Affari Esteri, esternalizzando i costi e venendo meno qualsiasi idonea e pi? ponderata valutazione.

??????????????? L?elemento in comune ? la mancata contrapposizione di interessi che rendano pi? prudenti le decisioni.

??????????????? Dobbiamo considerare che il modo in cui i problemi vengono strutturati influisce in misura significativa sulla loro soluzione e condizionano i termini della valutazione, inoltre ? facile intuire che le valutazioni ex ante tendono a differire notevolmente dalle valutazioni ex post.

??????????????? Nelle strutture amministrative complesse non ? sempre facile separare il problema economico ? finanziario dagli obiettivi pi? propriamente politici, d?altronde? i processi decisionale molto complessi interni alle politiche pubbliche hanno fatto s? che la valutazione economica apparisse limitativa, necessitando un?integrazione con strumenti non economici quali la Decision Analysis.

??????????????? Certamente vi ? una profonda differenza fra i due metodi, mentre? nel primo il termine di paragone ? il costo determinato dal mercato con una valenza oggettiva, nel secondo intervengono degli elementi soggettivi che tuttavia non rinunciano all?ambizione di fornire delle rappresentazioni razionali dei valori.

??????????????? Le Decision Analysis concentrandosi sulla valutazione delle politiche pubbliche in termini di utilit? si mostrano efficaci per giudicare gli effetti delle singole politiche, anche se presentano dei limiti nella quantificazione dei ?prezzi? propria dell?analisi economica.

??????????????? L? elemento economico ? uno degli elementi pi? importanti ma non il solo nel processo decisionale, il quale ? frutto di contingenze e giudizi incongruenti assunti in momenti diversi o nello stesso momento per fatti diversi.

??????????????? Nel superare la pura valutazione economica sorgono delle difficolt?, si ricorre pertanto alla figura del ?sovra ? decisore? ( Keeney e Raiffa ), quale finzione che permetta di aggregare le singole utilit? per giungere alla definizione delle decisioni collettive.

??????????????? Infatti Arrow nel suo famoso ?teorema generale dell?impossibilit?? afferma che non esiste nessuna regola di aggregazione che soddisfi tutte le seguenti condizioni:

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1.?????? dominio universale : tutti gli ordinamenti di preferenza sono ammissibili;

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2.?????? indipendenza delle alternative irrilevanti: la preferenza tra due alternative non deve essere condizionata dalle loro disposizioni;

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3.?????? condizione paretiana (unanimit?): le preferenze unanimi dell?intera collettivit? devono essere accolte dalla societ?;

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4.?????? transitivit?: le preferenze collettive devono essere transitive, ossia se x ? preferibile a y e y a z allora x deve essere preferito a z;

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5.?????? non dittatorialit?: le preferenze della societ? non possono coincidere sistematicamente con quelle di un singolo individuo.

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Ne deriva che la figura del ?sovra-decisore? o amministratore ? politico pu? assumere connotati ?paternalistici? se non ? adeguatamente gestita e limitata, tale limite pu? derivare solo da una corretta valutazione economica, ma soprattutto dalla sensibilit? e capacit? di valutare i contrapposti interessi se non addirittura di sollecitarli per meglio ponderare le politiche, tenendo presente che le difficolt? che emergono nel definire le preferenze della collettivit?, come dimostrato dal teorema di Arrow, crescono se si considera che gli individui variano nelle loro preferenze.

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Bibliogafia

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????????? K Arrow, Scelte sociali e valori individuali, Etas, 1977;

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????????? R. L. Keeney ? H. Raiffa, Decisions with Multiple Objecties: Preference and Value Tradeoffs,, Wiley, New York, 1976;

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????????? S.R. Watson ? D.M. Buede, Decision Synthesis. The Priciples and Practice of Decision Analysis, Cambridge University Press, 1987;

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????????? A. Martelli, Analisi strategica mediante scenari, Etas, 1992;

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????????? R. Vacca, Trasporti Evoluzione della Mobilit?, M!ND ? Storie della conoscenza, 10/11- 2005.

Dott. Sabetta Sergio Benedetto

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