Addio Imu, benvenuta service tax

Redazione 29/08/13
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Il C.d.M. di ieri pomeriggio ha deciso di cancellare le rate di settembre e dicembre dell’IMU prima casa. Nel 2014 partirà la nuova tassa per i servizi dei comuni

 

Francesco Maltoni (tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it)

 

L’Imu è ufficialmente prossima alla pensione. Dopo il Consiglio dei Ministri di ieri, Pd e Pdl hanno trovato la quadra per l’abolizione della tassa più odiata dagli italiani, che, però, verrà sostituita l’anno prossimo con un onere dall’ancora vaga denominazione, ormai per tutti “service tax”.
Con il decreto varato ieri in Consiglio dei Ministri sono state sbloccate risorse per tre miliardi, che vanno a coprire non solo la cancellazione della tassa sugli immobili, ma anche nuovi finanziamenti alla Cassa integrazione per 500 milioni e la salvaguardia per nuovi 6500 esodati.

Ma partiamo dal comparto immobiliare. Con il provvedimento varato ieri, il Governo ha imposto l’abolizione della tassa sulle proprietà immobiliari fino al 2014 per le categorie già esentate dalla rata di giugno. In particolare, si tratta di abitazioni principali – non di lusso e di residenza effettiva – i terreni agricoli e le case rurali. Per liberare definitivamente queste fasce delle rate Imu 2013 mancanti, però, servirà un altro decreto – verosimilmente in autunno – che anticiperà alcuni contenuti della legge di stabilità 2014.

Chi invece può già smettere di pensare all’Imu 2013, invece, sono i proprietari di immobili sfitti o non venduti. Diversa la situazione per le case in affitto, dove è prevista l’attivazione di uno sconto sulla cedolare secca per chi abbia attivato la pratica del canone concordato. Si ripresenterà, invece, ma in misura ridotta al 50%, l’Irpef sulle abitazioni sfitte.

Attraverso questi accorgimenti, saranno trovati i fondi per la riduzione della deducibilità di metà Imu a imprese e professionisti nell’ambito Ires e Irpef. Le risorse che consentiranno di applicare i fini del decreto, poi, saranno trovate dallo sblocco anticipato di altri 10 miliardi alle imprese da parte della p.a. – e conseguente saldo Iva – oltre a una regolazione contabile delle multe alle slot machines pari a 700 milioni di euro, una serie di riduzioni di spesa e il ricorso a qualche tesoretto sui risparmi a fini infrastrutturali ancora inutilizzati.

Insomma, per arrivare all’annuncio della cancellazione dell’Imu, il Governo ha fatto letteralmente i salti mortali. E chi resta, quindi, a dover pagare l’Imu, almeno fino all’anno prossimo? Sicuramente, i proprietari di edifici appartenenti alla categoria di lusso, già sottoposti alla rata di giugno e dunque anche per la prossima di dicembre. Inoltre, sono previste dal nuovo decreto detrazioni specifiche per alloggi popolari e per proprietari appartenenti alle Forze armate, pari a 200 euro di bonus e 50 di sconto per ogni figlio a carico.

Redazione

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