Giustizia 2.0: l’innovazione digitale nelle procedure arbitrali e di mediazione

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Oggi l’85% delle udienze arbitrali avviene online. Era del 5% nel periodo pre-Covid. Ridotto del 17% il tempo medio dei procedimenti arbitrali. La mediazione civile e commerciale è digitalizzata al 100%

La diffusione della pandemia ha determinato diversi cambiamenti, accelerando in particolare il processo di trasformazione tecnologica delle modalità di lavoro nell’ambito pubblico e privato. Un ampio utilizzo della tecnologia si è registrato anche nei procedimenti arbitrali e di mediazione, che sono strumenti di risoluzione delle controversie, alternativi al processo giudiziario. Dalla diffusione della pandemia ad oggi, gli arbitri, le parti in causa, gli avvocati difensori, i mediatori civili e commerciali hanno sperimentato i vantaggi di una maggiore digitalizzazione delle procedure e delle udienze online, quali la riduzione dei costi e la migliore gestione dei tempi.

A partire da marzo 2020, ossia dall’introduzione delle restrizioni causate dalla pandemia, a settembre 2022, in Camera Arbitrale di Milano si è svolto online oltre il 95% degli incontri di mediazione. La percentuale delle udienze arbitrali online è stata dell’85%. Nel periodo pre-Covid le udienze da remoto avvenivano nel 5% dei casi per l’arbitrato e appena nell’1% dei casi per la mediazione.

Il beneficio maggiore è la riduzione dei tempi: la durata media dei procedimenti arbitrali è stata di 11 mesi e mezzo, il 17% in meno rispetto ai tempi medi della procedura arbitrale nel 2019. Ma, le udienze online hanno permesso anche a tutti gli utenti (parti, arbitri, mediatori, avvocati difensori) di gestire meglio il loro tempo e avere maggiore disponibilità di agenda.

Quando nel periodo Covid si è preferita l’udienza arbitrale in presenza è stato per espressa volontà degli arbitri di svolgere in questa modalità (quindi non da remoto) particolari fasi del procedimento arbitrale, come il tentativo di conciliazione o, ancora di più, l’assunzione della prova testimoniale.

Digitalizzazione della procedura

La domanda di arbitrato oggi viene depositata via PEC e con la stessa modalità la stessa viene trasmessa alla parte convenuta. Ciò vale anche per la memoria di risposta e per tutti gli atti del procedimento.

Mediazione

Tra marzo 2020 e settembre 2021, è inoltre aumentata la partecipazione al primo incontro di mediazione (+17%), in cui le parti, dopo essere state informate sulla procedura, devono decidere se andare avanti o meno. Le ragioni di questo incremento sono dovute al fatto che le parti ricorrono di più alla mediazione da quando è iniziata la crisi pandemica.

Digitalizzazione della procedura

La mediazione in Camera Arbitrale di Milano è oggi completamente digitalizzata. Il deposito della domanda di mediazione è online, la firma è digitale e la corrispondenza avviene con posta certificata.

Prospettiva

 Superata definitivamente l’incertezza derivante dalla pandemia, sarà opportuno ora ragionare su come sfruttare il meglio da questa esperienza. E’ verosimile che un grande numero di controversie possa continuare a rimanere a distanza, per il risparmio di costi e tempi e per il fatto che le parti non riterranno necessario un incontro di persona. Non si dimentichi la possibilità di realizzare forme ibride.

La diffusione della digitalizzazione non potrà che facilitare anche in futuro la gestione delle controversie.

 

Camera Arbitrale di Milano

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