Rottamazione Liti Fiscali e 50% Sconto sui debiti: quando conviene aderire?

Redazione 28/02/17
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Per motivi di economia processuale, il Governo ha proposto un nuovo mezzo di definizione fiscale agevolata: la c.d. Rottamazione Bis. Essa consiste nell’operazione che permette uno sconto del 50% a chi rinuncia alle liti tributarie contro il fisco. I nostri tribunali, infatti, sono intasati da circa 520 mila liti, il che comporta eccessivi costi per lo Stato, soprattutto in termini di efficienza della Magistratura. Il valore delle cause pendenti si aggira attorno ai 32 miliardi di euro.

 

Rottamazione Liti Fiscali: che cos’è

Dopo la rottamazione delle cartelle esattoriali, quindi, parte anche la fase estesa al contenzioso tributario. Dal punto di vista oggettivo, la rottamazione bis può interessare atti dell’amministrazione finanziaria, avvisi di accertamento, cartelle di pagamento, fermi, ipoteche, pignoramenti, rimborsi.

Oltre alla previsione di uno sconto del 50% per coloro che rinuncino all’azione giudiziaria pendente, il Governo sta anche valutando l’estensione dell’istituto della mediazione quale mezzo di deflazione del contenzioso, innalzando la soglia minima entro la quale far scattare il previo tentativo di conciliazione da 20 mila a 50 mila euro.

 

Cassazione e Tribunali tributari: la riforma

Ma c’è dell’altro: in particolare, lo stesso Consiglio dei Ministri ha proposto una trasformazione delle Commissioni tributarie in veri e propri tribunali, con due giudici togati e uno laico. Nonché di istituire una sezione bis tributaria in Cassazione, per il giudizio di legittimità (ad oggi, infatti, 4 ricorsi su 10 in cassazione hanno ad oggetto un contenzioso tributario).

 

Rottamazione Liti Fiscali: quando conviene aderire?

La convenienza derivante dall’adesione all’operazione rottamazione bis potrebbe sussistere per entrambe le parti in causa. Infatti, da una parte lo Stato sarà sollevato da eventuali risarcimenti del danno per eccessiva lunghezza del processo, nonché da pagamenti con interessi in caso di soccombenza. Ma al contempo, il contribuente potrebbe ottenere il dimezzamento di un debito che, magari, al termine del processo non gli sarebbe stato comunque annullato.

Inoltre, risparmierebbe sicuramente in termini di tempo e denaro, vista la durata dei processi tributari, non inferiore ai 5 anni. Restano da valutarsi, tuttavia, le peculiarità delle singole controversie pendenti.

In ogni caso, il termine per poter aderire e ottenere l’agevolazione fiscale è fissato al 31 marzo 2017, insieme a quello per l’adesione alla rottamazione delle cartelle di Equitalia.

Redazione

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