Biancamaria Consales
Con comunicato stampa dell’11 settembre scorso, il Garante per la privacy ha ricordato alle scuole di ogni ordine e grado la necessità di tenere presente alcuni principi statuiti nei provvedimenti adottati in questi anni in materia di trasparenza in ambito scolastico, a tutela dei dati degli studenti e dei lavoratori che operano nel mondo dell’istruzione.
Graduatorie on line e moduli di iscrizione solo con dati pertinenti; divieto di pubblicazione sul web dei nomi degli studenti le cui famiglie sono in ritardo nel pagamento della retta per la mensa; divieto di diffusione telefono e indirizzo di personale scolastico e studenti; questi alcuni dei temi trattati dal Garante.
Particolare attenzione è stata, tuttavia, dedicata alla pubblicazione on line delle graduatorie di vario tipo, che spesso contengono dati personali non pertinenti o eccedenti le finalità istituzionali perseguite. “Frequente è il caso – ha ricordato il Garante – della pubblicazione sui siti Internet degli istituti delle graduatorie di docenti e personale amministrativo tecnico e ausiliario (Ata) per consentire a chi ambisce a incarichi e supplenze di conoscere la propria posizione e punteggio. Tali liste, giustamente accessibili a tutti, non devono però contenere, come in diversi casi segnalati al Garante, i numeri di telefono e gli indirizzi privati dei candidati. Questa illecita diffusione dei contatti personali incrementa, tra l’altro, il rischio di esporre i lavoratori a forme di stalking o a possibili furti di identità”.
Il Garante ha, infine, ribadito che è illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si può rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole sull’accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.
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