Dal 28 febbraio 2025, le imprese e le pubbliche amministrazioni dovranno adeguarsi a nuove misure di sicurezza informatica introdotte dal Decreto Legislativo 138/2024, in attuazione della direttiva europea NIS2. Questa normativa impone regole più stringenti per la protezione delle infrastrutture digitali, mirando a contrastare minacce informatiche sempre più sofisticate. Le organizzazioni coinvolte saranno chiamate a registrarsi su una piattaforma apposita, adottare modelli di gestione della sicurezza e designare un responsabile per la cybersecurity. Il mancato rispetto degli obblighi comporterà sanzioni severe, sia per le aziende che per i loro dirigenti. Alla spiegazione della Direttiva abbiamo dedicato l’articolo: La Direttiva europea NIS2 per punti essenziali, mentre alla compliance abbiamo dedicato l’articolo: In GU il decreto NIS 2: ecco chi si deve adeguare e come. Per approfondire il tema, abbiamo pubblicato il volume NIS 2 ed Evoluzione della Cybersicurezza Nazionale, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.
Indice
1. Obbligo di registrazione e nuovi adempimenti NIS2
Una delle principali scadenze imposte dal decreto riguarda la registrazione sulla piattaforma digitale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), da completare entro il 28 febbraio 2025. Questo obbligo riguarda sia i soggetti definiti “essenziali” – aziende operanti in settori critici come energia, trasporti, sanità e servizi bancari – sia quelli “importanti”, che includono settori come la produzione alimentare, i servizi postali e le piattaforme digitali.
Oltre alla registrazione, le aziende devono adottare modelli organizzativi specifici per la gestione della cybersecurity. Questi prevedono:
- Procedure di segnalazione tempestiva degli incidenti informatici alle autorità competenti.
- Misure di sicurezza proporzionate ai rischi, da aggiornare periodicamente.
- Verifiche interne per monitorare il rispetto della normativa e prevenire vulnerabilità nei sistemi.
L’ACN avrà il compito di sorvegliare il rispetto degli obblighi, effettuando ispezioni e controlli per verificare l’implementazione delle misure di sicurezza da parte delle aziende coinvolte. Per approfondire il tema, abbiamo pubblicato il volume NIS 2 ed Evoluzione della Cybersicurezza Nazionale, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.
NIS 2 ed Evoluzione della Cybersicurezza Nazionale
Il volume offre una ricostruzione completa e aggiornata della Direttiva NIS 2 e del suo recepimento nel D.Lgs. 4 settembre 2024, n. 138, mettendoli in relazione con l’architettura della cybersicurezza nazionale, il ruolo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e le più recenti riforme europee in materia.Curato da Gian Luca Berruti, Giuseppe Corasaniti e Pierluigi Perri, con contributi di dirigenti ACN e prefazione del Direttore Generale Bruno Frattasi, il testo unisce in un’unica guida quadro teorico, prassi applicativa e impatti operativi per soggetti essenziali e importanti. – Quadro normativo europeo “all-in-one”Dalla NIS 1 alla NIS 2, passando per Cybersecurity Act, DORA, Direttiva CER, Cyber Resilience Act e Cyber Solidarity Act, il volume ricostruisce in modo sistematico la strategia UE sulla cybersicurezza e la colloca nel contesto del mercato digitale e delle infrastrutture critiche.- Focus sull’ambito di applicazione e sull’autovalutazione NIS 2Una sezione dedicata aiuta a capire se e come si rientra tra i soggetti essenziali o importanti, illustrando le eccezioni, i poteri di ACN e proponendo un vero e proprio strumento di autovalutazione (giurisdizione, dimensione, tipologia di soggetto).- Requisiti minimi e misure di sicurezza spiegati punto per puntoAmpio commento alle misure di gestione del rischio informatico per soggetti essenziali e importanti, con analisi della determinazione ACN 14 aprile 2025 n. 164179 e delle misure di sicurezza di base (governance, asset, gap analysis, rafforzamento dell’assetto di cybersicurezza, gestione incidenti).- Protezione dei dati personali, domini e obblighi di notificaIntegrazione tra NIS 2, disciplina privacy e gestione dei data breach: procedure di notifica, ruolo dei nomi a dominio, sinergie e possibili sovrapposizioni tra i diversi regimi di segnalazione.- Governance aziendale e responsabilità degli organi di gestioneCapitoli dedicati ai doveri dell’organo di gestione in materia di cybersicurezza, alle responsabilità degli amministratori e degli organi direttivi e alla necessità di strutture interne dedicate (referente per la cybersicurezza, ruoli chiari, accountability).- Condivisione delle informazioni e notifiche degli incidenti al CSIRT ItaliaAnalisi degli obblighi di divulgazione coordinata delle vulnerabilità, degli accordi di condivisione delle informazioni, della rete CSIRT nazionale e delle nuove regole sulla notifica degli incidenti (soggetti obbligati, eventi da notificare, termini, tassonomia cyber, sanzioni ed esenzioni).- Crittografia e transizione post-quantumApprofondimento sul rafforzamento delle misure di sicurezza dei dati tramite crittografia, sul Centro Nazionale di Crittografia, sulle linee guida ACN e Garante Privacy e sui rischi della futura “rottura crittografica” nell’era quantistica, con indicazioni operative per la transizione post-quantum.- Vigilanza ACN, ispezioni e sanzioniCommento ai poteri di monitoraggio e valutazione della conformità dell’ACN, alle verifiche e ispezioni, agli esiti delle attività di controllo e alle misure di esecuzione. Il volume illustra inoltre la funzione delle sanzioni nel quadro della cybersicurezza europea, i criteri di proporzionalità e gli strumenti deflativi del contenzioso.- Cooperazione nazionale, CSIRT e gestione delle crisiTrattazione del ruolo dei CSIRT, del sistema delle autorità di settore NIS, del Tavolo NIS, del Quadro nazionale di gestione delle crisi informatiche e dei meccanismi di coordinamento tra ACN, Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, polizia giudiziaria, servizi di informazione e autorità UE (gruppo di cooperazione NIS, EU-CyCLONe).- Riforma dei reati informatici e del D.Lgs. 231/2001Una parte finale è dedicata alle modifiche al codice penale e al codice di procedura penale (accesso abusivo, danneggiamento informatico, estorsione tramite reati informatici, truffa, intercettazioni, testimoni e collaboratori di giustizia) e all’aggiornamento del catalogo dei reati presupposto ex D.Lgs. 231/2001. Perché non puoi farne a meno oraCon l’entrata in vigore del D.Lgs. 138/2024 e delle più recenti determinazioni dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, oltre 20.000 entità pubbliche e private sono già coinvolte dagli obblighi NIS 2, con impatti diretti su governance, misure di sicurezza, notifiche di incidente e sanzioni.Questo volume fornisce il quadro completo e operativo per impostare o rivedere il proprio modello di compliance, ridurre il rischio di non conformità e presentarsi preparati a verifiche, ispezioni e richieste informative. Acquista ora “NIS 2 ed evoluzione della cybersicurezza nazionale” e utilizza la guida per mappare correttamente i tuoi obblighi, adeguare processi e controlli interni e trasformare la conformità NIS 2 da adempimento formale a leva strategica di sicurezza e affidabilità per la tua organizzazione.
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2. Il responsabile per la cybersecurity e la formazione del personale
Un altro elemento chiave del decreto è l’obbligo di nomina di un responsabile per la sicurezza informatica all’interno di ogni organizzazione interessata. Questa figura dovrà possedere competenze specifiche in cybersecurity e sarà responsabile dell’attuazione delle politiche di protezione dei dati e delle infrastrutture digitali.
Oltre alla nomina del responsabile, il decreto prevede un rafforzamento della formazione in materia di sicurezza informatica per tutti i dipendenti. Le aziende dovranno garantire programmi di aggiornamento costante per il personale, affinché possa riconoscere le minacce cyber, adottare comportamenti sicuri e contribuire attivamente alla protezione dei sistemi informatici.
Questa strategia mira a creare un approccio proattivo alla sicurezza, riducendo il rischio di attacchi informatici dovuti a negligenza o scarsa preparazione dei lavoratori.
3. Le sanzioni per aziende e dirigenti
Il Decreto NIS2 introduce un sistema sanzionatorio rigoroso, con multe che variano in base alla gravità della violazione e alla tipologia dell’azienda coinvolta. Le imprese classificate come “essenziali” rischiano sanzioni fino a 10 milioni di euro o il 2% del fatturato globale annuo, mentre per quelle “importanti” le multe possono arrivare a 7 milioni di euro o l’1,4% del fatturato annuo.
Oltre alle sanzioni economiche, il decreto introduce misure interdittive per i vertici aziendali. In caso di gravi violazioni, i dirigenti responsabili della cybersecurity potrebbero subire:
- Divieto temporaneo di ricoprire incarichi dirigenziali nelle aziende coinvolte.
- Sospensione dall’attività professionale per mancata attuazione delle misure di sicurezza.
Queste disposizioni puntano a responsabilizzare il management aziendale, rendendolo direttamente coinvolto nella gestione della sicurezza informatica e nella prevenzione delle minacce cyber.
4. Conclusione
L’entrata in vigore della NIS2 segna un punto di svolta nella gestione della sicurezza informatica in Italia. Le aziende e le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad adottare misure rigorose, pena sanzioni pesanti e ripercussioni sulla governance aziendale. La cybersecurity non è più solo un aspetto tecnico, ma un elemento strategico fondamentale per la continuità operativa delle organizzazioni. Il rispetto delle nuove regole sarà essenziale per garantire la protezione dei dati, la resilienza dei sistemi informatici e la fiducia nelle infrastrutture digitali nazionali.
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