Nellattesa che il Governo trovi una soluzione nel minor tempo possibile, esistono oggi alcuni tipi di contratto che possono funzionare da alternative ai voucher soppressi: il contratto a chiamata, il contratto stagionale e il contratto di somministrazione.
Vediamo qual è la situazione odierna.
I contratti a chiamata fino a 400 giornate
Labolizione dei voucher, dunque, può portare alla difficoltà di inquadramento e quindi al proliferare del nero per molti dei i lavori accessori e occasionali svolti senza un vero rapporto di dipendenza. Una prima soluzione può consistere nellampliamento dei contratti a chiamata.
I contratti a chiamata (o contratti intermittenti) sono oggi destinati ai lavoratori con età inferiore a 24 anni o superiore a 55 anni, inclusi i pensionati. La particolarità di questo rapporto di lavoro sta nel fatto che prevede un limite massimo per datore di lavoro di 400 giornate lavorative nellarco di tre anni: al di sopra di tale tetto, scatta il contratto a tempo indeterminato.
Quando possono essere usati i contratti stagionali?
Potrebbero essere usati come alternativa ai voucher, in determinate circostanze, anche i contratti stagionali.
I contratti stagionali, che sono un tipo particolare di contratto a tempo determinato, sono per loro natura flessibili e adattabili a diverse situazioni. Mentre il “regolare” contratto a tempo determinato, infatti, non può durare per più di 36 mesi, il lavoro stagionale non ha precisi limiti di tempo. Non è necessario inoltre, a differenza del tempo determinato, aspettare un minimo di 10 (o 20) giorni tra un contratto e laltro.
Non è possibile, però, prolungare il rapporto allinfinito: il numero massimo di proroghe che possono essere effettuate è infatti di 5 in 3 anni continuativi.
I contratti di somministrazione
Diverso ancora il caso dei contratti di somministrazione di lavoro, unevoluzione del vecchio contratto di lavoro interinale.
Nel contratto di somministrazione il lavoratore viene assunto dal “somministratore” unagenzia per il lavoro ma viene materialmente impiegato da unazienda che di lui ha bisogno. È lagenzia a pagare il lavoratore, che si vede riconosciuto stipendio e contributi ma deve essere flessibile e accettare prestazioni di lavoro anche di pochi giorni.
Voucher aboliti, ma solo dal 2018
Ricordiamo, in ogni caso, che i voucher saranno aboliti del tutto solo a partire dal 1° gennaio 2018: fino al 31 dicembre di questanno sarà ancora possibile usare i buoni per retribuire il lavoro occasionale. I committenti potranno infatti utilizzare tutti i voucher già acquistati alla data del 17 marzo.
Questo pone, a sua volta, problemi urgenti: il Decreto Legge per labolizione dei buoni, infatti, non ha prorogato fino a dicembre le regole per lutilizzo dei voucher introdotte dal decreto correttivo del Jobs Act n. 185/2016. Dal 17 marzo si possono quindi utilizzare i voucher già comprati ma non cè obbligo per i committenti di comunicare preventivamente i dati e non si rischiano sanzioni.
Volume consigliato:
Come difendersi dallipoteca e dalla riscossione esattoriale
Nunzio Santi Di Paola – Francesca Tambasco, 2017, Maggioli Editore
L’opera è un’analisi operativa degli strumenti di difesa del con- tribuente dalle attività di recupero del Fisco, i cui poteri di riscossione risultano accresciuti negli anni per effetto di continui interventi legislativi.Il…
36,00 € 33,48 € Acquista
su www.maggiolieditore.it
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento