Sussidio disoccupazione: Naspi da estendere anche agli stagionali

Redazione 27/07/16
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Presentato dal Partito Democratico un progetto di legge che prevede l’estensione del sussidio di disoccupazione Naspi anche ai lavoratori stagionali. È quanto dichiarato ieri dalla deputata del PD Patrizia Maestri, prima firmataria del pdl, a Labitalia. Il progetto di legge è stato presentato ufficialmente a Montecitorio dalla stessa Maestri e dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano.

 

Cosa prevede attualmente la Naspi

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) è un sussidio di disoccupazione introdotto dal decreto attuativo della legge sul Jobs Act n. 22/2015. La Naspi, che ha sostituito la precedente Aspi, consiste in un assegno che spetta ai lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, quando si trovano in stato di disoccupazione involontaria. In sostanza, chiunque perde il lavoro senza aver presentato dimissioni spontanee, a condizione di aver maturato 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e di aver accumulato almeno 30 giorni di lavoro nell’anno precedente, riceve un sussidio per un periodo massimo di 24 mesi.

L’importo della Naspi si calcola in base alla retribuzione percepita negli ultimi quattro anni e alle settimane di contribuzione. Se la retribuzione non supera i 1.195 euro mensili il sussidio sarà pari al 75% di tale importo; se invece la retribuzione supera tale cifra, il sussidio mensile sarà pari al 75% dell’importo fino ai 1.195 euro e al 25% dell’importo rimanente. In ogni caso, l’assegno non può essere superiore a 1.300 euro lordi al mese. Il sussidio Naspi, inoltre, decresce con il tempo: a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione, infatti, l’importo si riduce del 3% al mese.

 

Le riforme previste dal pdl

Il progetto di legge del Partito Democratico presentato ieri prevedrebbe quindi un’estensione di tale sussidio ai lavoratori stagionali, con particolare riferimento ai “lavoratori del turismo e delle attività termali”, e non solo ai dipendenti delle aziende “ma anche a quelli con contratti in somministrazione e in appalto”. L’obiettivo, spiega la deputata Maestri, è quello di incrementare dal 10 al 40% quanto fissato dalla Naspi nel decreto attuativo.

L’intervento, tuttavia, sarebbe valido solo per i dipendenti stagionali a partire dal secondo anno di lavoro: i lavoratori al primo anno, infatti, dovranno in ogni caso continuare ad aderire alla situazione Naspi attuale. Un progetto di legge, in ogni caso, che punta a “modificare alcune storture del Jobs Act”, pur nella consapevolezza che è impossibile tornare alla situazione precedente, quando “un addetto stagionale aveva diritto a sei mesi di disoccupazione”. Bisognerà adesso vedere se il pdl passerà l’esame del Parlamento.

Redazione

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