Start-up innovative e disciplina concorsuale: il nuovo perimetro operativo dopo il Correttivo Ter al CCII

La riforma introdotta dal Correttivo Ter ridefinisce il quadro degli strumenti concorsuali accessibili alle start-up innovative.

La riforma introdotta dal D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136 (c.d. Correttivo Ter) ridefinisce il quadro degli strumenti concorsuali accessibili alle start-up innovative, tracciando una netta distinzione tra imprese minori e imprese maggiori. Attraverso l’analisi della pronuncia Trib. Firenze, 29 novembre 2024, n. 249, il contributo esamina i presupposti applicativi, la verifica giudiziale dei requisiti di innovatività ex art. 25 D.L. 179/2012 e i nuovi margini di manovra procedurale alla luce del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Per approfondire l’argomento, consigliamo il volume Composizione negoziata della crisi – Guida pratica per l’esperto con casistica giurisprudenziale, modelli, strumenti e prassi applicativa, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon. Abbiamo anche organizzato il corso Crisi d’impresa e composizione negoziata 2025

Indice

1. La delicata architettura normativa tra favor innovationis e disciplina concorsuale


L’ordinamento italiano, con il D.L. 179/2012 (convertito in L. 221/2012), ha introdotto un regime agevolato per le start-up innovative, riconoscendo per cinque anni dall’iscrizione nella sezione speciale del registro imprese l’esonero dalle ordinarie procedure concorsuali (art. 31, comma 1).
Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019) ha recepito tale impostazione, qualificando espressamente le start-up innovative come soggetti “non fallibili” ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. c), CCII. La ratio legis, già valorizzata dalla Relazione al D.L. 179/2012, mira a non scoraggiare l’imprenditorialità innovativa, considerando il fisiologico rischio di mortalità che caratterizza tali iniziative. Per approfondire l’argomento, consigliamo il volume Composizione negoziata della crisi – Guida pratica per l’esperto con casistica giurisprudenziale, modelli, strumenti e prassi applicativa, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.

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Composizione negoziata della crisi

Quali sono le condizioni di accesso alla composizione negoziata? Che cos’è il test della crisi per il risanamento? Cosa si fa in presenza della richiesta di misure protettive o cautelari? Il presente fascicolo nasce dall’esperienza maturata sul campo come esperti indipendenti, advisor, attestatori e difensori delle imprese, con l’obiettivo di fornire una bussola operativa a imprenditori, avvocati, commercialisti e gestori della crisi, ma anche a coloro che si avvicinano per la prima volta a questo percorso. Il testo accompagna il lettore in tutte le fasi della composizione negoziata, dalla valutazione preliminare di risanabilità all’attuazione delle strategie di ristrutturazione, fino alla gestione delle trattative con i creditori. Una guida concreta e aggiornata attraverso casistica giurisprudenziale, modelli, check list ed “errori da evitare”, e la lettura ragionata del Codice della crisi d’impresa a confronto con la prassi professionale e le decisioni giurisprudenziali più recenti. Monica MandicoAvvocato cassazionista, Founder di Mandico&Partners. Gestore della crisi, curatore, liquidatore e amministratore giudiziario. È presidente di Assoadvisor e coordinatrice della Commissione COA Napoli “Sovraindebitamento ed esdebitazione”. Già componente della Commissione per la nomina degli esperti indipendenti della composizione negoziata presso la CCIAA di Napoli. Esperta in crisi d’impresa e procedure di sovraindebitamento e presidente di enti di promozione sociale. Autrice di numerose pubblicazioni, dirige la Collana “Soluzioni per la gestione del debito” di Maggioli Editore, ed è docente di corsi di alta formazione e master accreditati presso Università e ordini professionali. Pasquale CapaldoAvvocato, specializzato in diritto civile, contrattualistica, crisi d’impresa e diritto bancario. Componente della Commissione COA Napoli “Sovraindebitamento ed esdebitazione”.

 

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2. La cesura introdotta dal Correttivo Ter: l’art. 37 CCII


L’intervento normativo operato dal D.Lgs. 136/2024 ha profondamente innovato la disciplina previgente. L’art. 37, comma 1, CCII consente oggi alle start-up innovative non minori di accedere, su base esclusivamente volontaria, agli strumenti ordinari di regolazione della crisi e all’apertura della liquidazione giudiziale.
Resta fermo, invece, che per le start-up rientranti nei parametri dimensionali dell’art. 2, comma 1, lett. d), CCII – c.d. imprese minori – permane l’accesso esclusivo agli strumenti di sovraindebitamento: concordato minore (art. 74 CCII) e liquidazione controllata (art. 268 CCII).

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3. Il caso concreto affrontato dal Tribunale di Firenze


Nel caso deciso dal Tribunale di Firenze con la pronuncia del 29 novembre 2024 n. 249, una S.r.l. qualificata come start-up innovativa aveva richiesto l’apertura della liquidazione controllata, invocando l’esclusione dalla liquidazione giudiziale nonostante l’istanza formulata da alcuni creditori.
La società, attiva nello sviluppo di software destinato al settore sportivo, versava in grave crisi finanziaria derivante da molteplici fattori esogeni (pandemia, crisi energetica, aumento dei tassi bancari). Nonostante i tentativi di composizione negoziata ex art. 12 ss. CCII, il piano di risanamento non aveva sortito effetti, inducendo i creditori a contestare la sussistenza dei presupposti per accedere al regime protetto.

4. La verifica giudiziale dei requisiti sostanziali di innovatività per le start-up innovative


Il Tribunale ha ribadito il principio, ormai consolidato in giurisprudenza (Cass. civ. 4 luglio 2022, n. 21152; Cass. civ. 16 gennaio 2024, n. 1587), secondo cui l’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese ha valore di mera pubblicità-notizia e non preclude la verifica giudiziale concreta sulla effettiva sussistenza dei requisiti sostanziali previsti dall’art. 25 D.L. 179/2012.
Fra i profili più delicati, il Tribunale si è soffermato:

  • sull’effettività degli investimenti in ricerca e sviluppo (almeno 15% del valore della produzione ex art. 25, comma 2, lett. h, n. 1);
  • sulla titolarità economica dei diritti sul software, registrati presso il Pubblico Registro SIAE ai sensi dell’art. 103, comma 4, L. 633/1941.

Anche l’assenza di distribuzione di utili e la presenza di personale qualificato sono stati oggetto di esame documentale e contabile, ritenuti integralmente soddisfatti.

5. Le ricadute applicative e sistematiche


La pronuncia si inserisce nel solco interpretativo maggioritario che esige un accertamento rigoroso e sostanziale, volto a impedire elusioni della disciplina concorsuale da parte di soggetti non meritevoli. Il sacrificio imposto ai creditori dall’esenzione da liquidazione giudiziale — sacrificio espressamente riconosciuto anche in dottrina (Nardecchia, Profili di diritto fallimentare, 2020, 951 ss.) — giustifica la verifica stringente dell’autorità giudiziaria.
Il nuovo art. 37 CCII apre scenari rilevanti per le start-up di maggiori dimensioni, consentendo un accesso volontario e più flessibile agli strumenti ordinari di regolazione della crisi, segnatamente utili in presenza di esposizioni debitorie più rilevanti o articolate.

6. Considerazioni conclusive


Il caso fiorentino rappresenta un paradigma applicativo del nuovo equilibrio normativo: da un lato la tutela dell’innovazione imprenditoriale, dall’altro la salvaguardia dei diritti dei creditori, realizzata mediante un filtro giudiziale attento e sostanziale.
Resta aperto, ora, il tema sistemico degli effetti che il Correttivo Ter potrà produrre anche sugli strumenti di composizione negoziata, specie in relazione alle start-up che evolvono oltre la soglia dimensionale dell’impresa minore, ambito destinato a divenire sempre più cruciale nel diritto concorsuale contemporaneo.

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Nota bibliografica

  • Cass. civ., 4 luglio 2022, n. 21152;
  • Cass. civ., 16 gennaio 2024, n. 1587;
  • Trib. Firenze, 29 novembre 2024, n. 249;
  • D.Lgs. 14/2019 e D.Lgs. 136/2024;
  • G.B. Nardecchia, Profili di diritto fallimentare, in Start up e PMI innovative, Torino, 2020, p. 951 ss.;
  • MISE, Startup innovative e PMI innovative, circ. n. 3696/2017.

Avv. Monica Mandico

Monica Mandico, Avvocato cassazionista, Founder di Mandico&Partners. Gestore della crisi, curatore, liquidatore e amministratore giudiziario. È presidente di Assoadvisor e coordinatrice della Commissione COA Napoli “Sovraindebitamento ed esdebitazione”. Già componente d…Continua a leggere

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