Sciopero dei sindaci, è polemica

Redazione 14/09/11
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I vertici della Lega bacchettano i primi cittadini che domani scenderanno in piazza contro la manovra. L’Anci risponde: azione di comunicazione verso i cittadini. E anche Alemanno è pronto a riconsegnare le deleghe sull’anagrafe

 

Articolo di Fortunato Laudendi tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it

 

Scoppia la polemica sulla manifestazione dei sindaci contro la manovra in programma domani. A innescarla le parole dei vertici leghisti che hanno tentato di dissuadere i primi cittadini del partito dal manifestare in piazza. Se i sindaci della Lega Nord protestano contro la manovra economica varata dal Governo “Vuol dire che hanno tempo da perdere”, ha detto il leader del Carroccio Umberto Bossi conversando con i cronisti alla Camera. Nel mirino in particolare Attilio Fontana e Flavio Tosi, primi cittadini di Varese e Verona, propensi insieme con altri colleghi a scendere in campo (domani ci sarà il via libera definitivo alla conversione del dl 138 alla Camera), e verso i quali ha speso parole pesanti anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: “O si condivide una filosofia o non la si condivide. In questa fase stiamo gestendo una condizione drammatica per il paese, ma che non è causata dal Governo. Stanno crollando tutte le Borse europee. Bossi è il nostro segretario – ha ribadito Zaia – e quindi sto con lui. Debbo anche osservare che questa crisi sta attanagliando tutti gli enti. Ciò non toglie che per cambiare la manovra non si possano presentare emendamenti – ha concluso il governatore – oppure confermare in altro modo la propria contrarietà. Ma, appunto, senza andare in piazza”. Pronta la risposta dell’Anci. “I sindaci, quando amministrano ed operano per il bene delle proprie comunità, non hanno colore politico”, replica Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e responsabile Mezzogiorno dell’Associazione nazionale dei comuni italiani. “L’Anci – continua – è la nostra straordinaria casa, luogo di analisi, riflessione, proposta, decisione, ben lontana da ogni segreteria politica e da tutelare nella sua autonomia. La manifestazione del 15 settembre è importante perché occorre far comprendere bene, soprattutto ai nostri cittadini, i motivi per cui i comuni non sono più in grado di garantire i servizi essenziali e perché non possono pagare aziende, fornitori, cooperative per attività già svolte e deliberate. Conosco tanti sindaci della Lega – aggiunge -, Fontana in primis, persone serie, preparate, con idee chiare le cui posizioni spesso indirizzano tanti altri amministratori. Occorre mantenere la sana compattezza maturata negli organi Anci e muoversi uniti per rilanciare nel nostro paese lo sviluppo locale ed i comuni attraverso un progetto decisivo per il nostro futuro, quello del Federalismo, oggi del tutto accantonato”. E anche Davide Zoggia, responsabile enti locali della segreteria del Pd, rimarca che “tra la salvaguardia degli interessi del territorio e quelli di Berlusconi, il leader del Carroccio ha scelto quest’ultimo. Con il greve e offensivo attacco sferrato ai sindaci, Bossi dimostra ancora una volta non solo che il suo è un tramonto inarrestabile ma anche il totale tradimento del territorio e delle autonomie. Come spiegare altrimenti la sua reazione davanti alle giuste proteste degli amministratori locali, cioè a coloro che non solo svolgono il difficile compito di presidiare il territorio ma anche quello, quasi impossibile, di far sì che i disastri provocati dal suo governo con la manovra non si traducano in una macelleria sociale?”. Lo sciopero dei sindaci non dovrebbe però provocare disagi ai cittadini, dice il segretario generale Anci, Angelo Rughetti,che sottolinea: “Il senso dell’iniziativa è quello di portare a conoscenza della cittadinanza quali potrebbero essere le conseguenze delle scelte adottate con le ultime manovre finanziarie dal Governo. Una iniziativa, quindi, del tutto simbolica e che non dovrà causare disagi alla popolazione e, men che meno, interruzioni di servizi, come deliberato dal direttivo Anci. La riconsegna delle deleghe al Prefetto è quindi da intendersi come un gesto simbolico, per segnalare comunque ai cittadini che esso potrebbe però divenire reale nel momento in cui non fossero apportati correttivi alle norme contenute in finanziaria che bloccano sostanzialmente la regolare attività degli enti locali”. “Esprimo la piena solidarietà ad Attilio Fontana, Flavio Tosi e a tutti i sindaci che aderiscono alla Lega Nord e che stanno vivendo ore difficili”, commenta Enrico Borghi, Vicepresidente Anci. “Il senso dell’azione istituzionale ed unitaria che stiamo conducendo – aggiunge – non può essere sminuito da alcuno, sia di destra che di sinistra, né piegato a strumentalizzazioni o ingerenze. E di fronte a qualsiasi genere di prevaricazione, vige il principio di autonomia dell’Associazione, che non prende ordini da nessuna segreteria di partito, e il senso istituzionale dei sindaci che rispondono ai colori del proprio gonfalone prima che a qualsiasi bandiera di partito o di schieramento”. Intanto, come già annunciato la settimana scorso al termine del direttivo Anci, il sindaco di Roma Gianni Alemanno aderirà alla manifestazione. Alle 9.20 di giovedì, davanti all’Anagrafe centrale, il sindaco, la giunta e i delegati di Roma Capitale, come gesto simbolico di protesta, distribuiranno ai cittadini i documenti dell’Anci che spiegano nei dettagli la protesta contro gli effetti della manovra del Governo e le iniziative e le proposte messe in campo in difesa delle città. Alemanno ha scritto al Prefetto della capitale, Giuseppe Pecoraro, per informarlo della riconsegna al Governo delle deleghe sull’anagrafe, e spiegandogli che “le funzioni esercitate dal sindaco in qualità di ufficiale del Governo attraverso i relativi uffici del comune, riguardanti in particolare la tenuta dei registri di stato civile e di popolazione, potranno subire sospensioni temporanee nel corso della giornata lavorativa nell’erogazione dei relativi servizi, a causa dello svolgimento di un’iniziativa generale su tutto il territorio nazionale finalizzata a illustrare ai cittadini gli effetti negativi sui servizi erogati dal comune conseguenti alle norme contenute nella manovra economico-finanziaria approvata”. Nella lettera Alemanno precisa anche che “il personale impiegato in codesti servizi verrà, nel pieno rispetto della disciplina contrattuale, nel periodo di tempo considerato impiegato in altre attività”.

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